Garlasco: depositata perizia. Stasi non fruiva di materiale pedopornografico

Alberto Stasi

Cade l’ipotesi di divulgazione di materiale pedopornografico, ma resta dubbia la volontarietà di scaricamento di immagini che raffigurano bambini in tenera età in atti sessuali con adulti. Sono queste le conclusioni della perizia redatta dagli ingegneri Roberto Porta e Daniele Occhetti, depositata oggi in tribunale a Vigevano, nell’ambito del procedimento penale ancora a carico di Alberto Stasi, assolto il 17 dicembre scorso dall’accusa di aver ucciso la fidanzata Chiara Poggi il 13 agosto 2007 a Garlasco.

Secondo i periti incaricati dal giudice Stefano Vitelli il profilo di Stasi non sarebbe comunque quello di un fruitore abituale di materiale pedopornografico. La ricostruzione dei file cancellati e trovati nella memoria del pc del giovane – una decina di filmati e una ventina di fotografie di pornografia minorile – avrebbe evidenziato in qualche caso una possibile volontarietà di acquisizione dei file stessi. “Di questo aspetto, ancora dubbio, si dovrà discutere in udienza nel contraddittorio delle parti”, si limita a precisare l’ingegnere Occhetti. L’udienza è fissata per il 24 maggio prossimo davanti al tribunale di Vigevano.

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