Gasdotto Tap, Tar respinge ricorso Regione Puglia: riprende espianto degli ulivi Gasdotto Tap, Tar respinge ricorso Regione Puglia: riprende espianto degli ulivi

Gasdotto Tap, Tar respinge ricorso Regione Puglia: riprende espianto degli ulivi

Gasdotto Tap, Tar respinge ricorso Regione Puglia: riprende espianto degli ulivi
Gasdotto Tap, Tar respinge ricorso Regione Puglia: riprende espianto degli ulivi

LECCE – L’espianto degli ulivi per la realizzazione del gasdotto Tap riprende. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Regione Puglia e così i lavori nel cantiere di Melendugno, vicino Lecce, sono ripresi dopo lo stop dello scorso 6 aprile.

La Puglia aveva chiesto la sospensione dei lavori esponendo timori per un pericolo di danno permanente all’uliveto, sia per lo spostamento dei 211 ulivi previsti dalla Valutazione di impatto ambientale che del progetto di microtunnel. Chiara Spagnolo su Repubblica scrive:

“Gli interventi di espianto, cominciati il 17 marzo, erano stati fermati con decreto cautelare del Tar il 6 aprile, nel pieno delle manifestazioni di protesta di attivisti, cittadini e amministratori salentini. I lavori potranno ricominciare nelle prossime ore. Attivisti, cittadini e amministratori salentini – che da 35 giorni presidiano il cantiere – sono intenzionati a continuare a manifestare contrarietà rispetto a tali interventi. Nell’area presidiato dalla polizia, a più riprese si sono susseguiti scontri e manifestazioni di protesta.

Il ricorso della Regione Puglia era stato presentato dall’avvocato Mariano Alterio, secondo il quale “la prescrizione A44 imposta a Tap dal ministero dell’Ambiente all’atto del rilascio della Valutazione di impatto ambientale non risulta ottemperata”. Di parere opposto il ministero retto da Gian Luca Galletti, secondo cui “la prescrizione è ottemperata e l’espianto autorizzato”, in base a una serie di note inviate dallo stesso ministero, che rimarca la propria “competenza finale esclusiva” in materia di Valutazione di impatto ambientale”.

La risposta di Tap non si era fatta attendere, sostenendo che le operazioni di espianto degli ulivi sono quasi concluse:

“Nel cantiere di Melendugno restano 12 ulivi già zollati, ovvero staccati con tutte le radici dall’area in cui sono cresciuti, che “sono in una situazione precaria e necessitano di una messa in sicurezza, sia per evitare il rischio di caduta in caso di vento sia per garantirne la migliore conservazione in salute”. Altri 31 alberi sono già espiantati e sistemati in vasi rimasti nel cantiere, mentre 12, sempre sistemati in vasi, si trovano in un deposito a Melendugno. Dal 17 marzo al 6 aprile – data in cui il Tar Lazio ha sospeso i lavori con decreto d’urgenza – erano stati spostati al sito di stoccaggio 157 ulivi. Resta da sciogliere il nodo delle 16 piante monumentali, per le quali Tap attende il via libera della commissione regionale”.

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