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Gavorrano (Grosseto), regolamento di conti tra pusher: un morto e un ferito nella notte

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Un’0aumbulanza (Ansa)

GROSSETO – Un morto e un ferito grave è il bilancio di un agguato a colpi di pistola avvenuto la notte tra domenica 11 agosto e lundì 12 in Maremma, sembra per un regolamento di conti di droga, nella campagna di Gavorrano (Grosseto), in una zona piena di vacanzieri al mare.

Il luogo dell’omicidio (e del tentato omicidio) è vicino a un’area dedita alle feste estive – dove si era brindato sotto le stelle anche per San Lorenzo – e a una strada sterrata, meta di passeggiate serali tra agriturismi, case in affitto e campeggi. La vittima ha 25 anni, il ferito 18, entrambi sono di origine marocchina e sono noti alle forze dell’ordine per episodi di piccolo spaccio.

Il killer ha sparato ad entrambi, all’addome e da vicino. Tre colpi in tutto, dice la procura di Grosseto, due sono andati a segno, il terzo no. Del 25enne, senza permesso di soggiorno, non ci sarebbero documenti e il cadavere sarebbe stato fatto ritrovare dal 18enne, che pur perdendo molto sangue è riuscito a raggiungere il posto di primo soccorso di Follonica dove lo hanno trasferito in elicottero all’ospedale di Siena. Qui è stato operato d’urgenza, le sue condizioni sono disperate e la prognosi è riservata.

Secondo ricostruzioni di procura e carabinieri l’agguato è stato a un ‘bivacco dello spaccio’ dove i pusher, che hanno i loro rifugi nel bosco, contattano e avvicinano gli acquirenti di stupefacenti per rifornirli. E’ qui, nei pressi di Filare, paesino di ex minatori, che è rimasto a terra il corpo del 25enne, poi portato all’obitorio per l’autopsia dopo i rilievi. Dovrebbe aver sparato una sola persona, ma gli inquirenti non escludono che il killer abbia avuto dei complici che potrebbero essere scappati con lui nella macchia mediterranea. Battute e posti di controllo sono scattati nella provincia. Inoltre si cercano testimonianze, anche tra i tossicodipendenti. E’ difficile ricostruire i rapporti dei due aggrediti in un contesto tanto marginale.

I due erano disarmati e c’è l’ipotesi che si siano fidati di chi li ha avvicinati. Intanto il sindaco di Gavorrano Andrea Biondi ha scritto una lettera ai cittadini dicendosi “sconcertato dall’accaduto non perché sia nuovo sapere che le campagne vicino al bosco siano utilizzate per traffici illeciti data la facilità di fuga in caso di intervento delle forze dell’ordine, ma perché in una sorta di commedia drammatica, a poche decine di metri, ed a poca distanza di tempo c’era stata una bella festa con musica e prodotti tipici”.

Fonte: Ansa 

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