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“Sei gay”, a 15 anni si uccide perché lo deridono: la procura indaga

di Elisa D'Alto |22 Novembre 2012 21:00

La foto del ragazzo suicida tratta da Facebook

ROMA – Le indagini al momento sono ancora senza indagati e senza ipotesi di reato. Ma l’ipotesi è che si potrebbe procedere per istigazione al suicidio per il caso di Davide, il 15enne romano che si è ucciso perché deriso a scuola per il suo orientamento sessuale. Pantaloni rosa, parrucca a caschetto, il ragazzino non aveva paura di sperimentare, accostando abiti femminili a quelli maschili. Un modo di sperimentare la propria sessualità in un modo che, a giudicare dalle foto che giravano su Facebook, sembrava gioioso.

C’è il racconto di un giovane che conosceva il quindicenne: “Si è ucciso perché lo prendevano in giro per lo smalto sulle unghie e perché era omosessuale”, ha detto alla Help Gay Line, il numero verde di assistenza per i casi di violenza e pregiudizi verso le persone omosessuali. “Abbiamo sentito anche altri ragazzi della scuola frequentata dal suicida, ha detto il portavoce, Fabrizio Marrazzo, al Corriere della Sera, altri li abbiamo ascoltati direttamente nell’istituto. Non sappiamo se fosse veramente gay, ma ciò non toglie che per il suo atteggiamento veniva deriso e che per questo motivo era sconvolto. Non possiamo escludere che il ragazzo sia rimasto vittima di stalking o di istigazione al suicidio.

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