Gemelli scambiati: colpo di scena! Nati e registrati, sono della mamma che li ha partoriti

Gemelli scambiati: colpo di scena! Nati e registrati, appartengono ai genitori gestanti
Foto d’archivio

ROMA – Colpo di scena! Sono nati in anticipo, il 3 agosto scorso, e sono stati già registrati all’anagrafe, i gemelli “contesi” dopo lo scambio di embrioni avvenuto all’ospedale Pertini di Roma. Il parto è avvenuto in una località segreta lontana dalla capitale. “Ora nessuno può più toglierceli” dicono i genitori gestanti a La Stampa. Ma di chi sono i gemelli? In giornata era prevista l’udienza in Tribunale a Roma per stabilire a chi spetta lo status di genitori, se a quelli biologici o a quelli gestanti. Udienza ora inutile visto che con la registrazione all’anagrafe, per la legge italiana, spettano ai genitori gestanti e non più a quelli bi0logici. E infatti il giudice si è riservato di decidere sull’ammissibilità del ricorso presentato dalla coppia biologica. I legali di entrambe le coppie chiederanno invece un maxi risarcimento danni all’ospedale Pertini. 

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“Siamo contenti. Molto contenti: i nostri figli sono nati, stanno bene e li abbiamo già registrati all’anagrafe. Nessuno potrà più toglierceli”. La coppia gestante ha affidato a Grazia Longo della Stampa le prime parole sulla felicità di essere finalmente diventati genitori. Ma non si tratta di una genitorialità ordinaria: i gemelli (un maschio e una femmina) dati alla luce sono quelli concepiti dopo lo scambio di embrioni, lo scorso 4 dicembre, all’ospedale Pertini. La questione sull’affidamento dei neonati tra genitori gestanti e biologici, ora, sembra quindi chiusa: con l’iscrizione all’anagrafe dei gemelli con il cognome del marito della mamma gestante, la legge italiana sancisce a tutti gli effetti il loro “status filiale”.

Il parto è un vero colpo di scena, tale da vanificare l’udienza prevista proprio per venerdì, in tribunale, per dirimere la questione sulla genitorialità: di chi sono i gemelli? Dei genitori biologici o della coppia che ha portato avanti la gravidanza? La decisione del giudice era stata sollecitata dalla coppia biologica che rivendicava la condizione di “veri genitori, perché i geni sono i nostri e i gemelli assomiglieranno in tutto e per tutto a noi”.

I genitori biologici avevano pertanto presentato un ricorso urgente per diffidare gli ufficiali di stato civile a registrare all’anagrafe i bambini. Il parto, avvenuto con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza prevista del 12 agosto – con taglio cesareo – e la conseguente registrazione sembra però chiudere la vicenda che ha sollevato non pochi dilemmi etici e legali.

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