Lecce, una testimone: “Ho visto le gemelline, ma l’uomo con loro non era il padre”

LECCE – A fine gennaio, in un bar di Novaglie, località sul mare salentino, una professoressa giura di aver visto una coppia con le gemelline Schepp. Sono entrati, hanno preso un cappuccino seduti a un tavolino. Il tempo per permettere alla professoressa, colpita da quelle due bambine così carine, di chiedere se fossero in vacanza.

Ma la signora Donata Russo, ascoltata dai carabinieri, giura che l’uomo insieme alle gemelline non era Mattias Schepp. Non ricorda bene i particolari della donna, ma è sicura che le bambine di 6 anni fossero Alessia e Livia.

Ora gli inquirenti devono stabilire se la testimonianza della donna sia attendibile: la Russo ha deciso di parlare solo domenica scorsa, a distanza di più di venti giorni dall’avvistamento. Non è escluso che il clamore mediatico di questa storia possa averla suggestionata. In ogni caso, questo sarebbe il primo avvistamento delle bambine in Salento e sarebbe un caso unico: il primo che vede protagoniste le bambine ma in compagnia di un altro adulto che non è il padre.

Dopo le parole di Donata Russo i carabinieri stanno controllando le strutture alberghiere della zona, per trovare eventuali conferme a un’ ipotetica tappa salentina di Schepp con le gemelle, prima che l’uomo si togliesse la vita a Cerignola (Foggia), il 3 febbraio scorso.

Gestione cookie