X

“I genitori sono troppo vecchi” e il Tribunale toglie loro la figlia

di luiss_smorgana |16 Settembre 2011 9:49

TORINO – Lei ha 58 anni, lui 70 e per il Tribunale per i Minori di Torino sono genitori troppo vecchi: così ha dichiarato ‘adottabile’ la loro bimba di un anno e mezzo. La piccola Viola (un nome di fantasia) è nata il 26 maggio 2010 all’ospedale Sant’Anna di Torino grazie alla fecondazione artificiale fatta all’estero e, per decisione della stessa magistratura minorile, è in affido da quando aveva un mese. Gabriella e Luigi Deambrosis, lei bibliotecaria e lui impiegato, non vogliono darsi per vinti e dalla loro casa a Mirabello Monferrato (Alessandria) non perdono le speranze.

Secondo il Tribunale, la bimba è ”il frutto di un’applicazione distorta delle enormi possibilità offerte dal progresso in materia genetica”.La volontà di concepirla, inoltre, è ”una scelta che, se spinta oltre certi limiti si fonda sulla volonta’ di onnipotenza, sul desiderio di soddisfare a tutti i costi i propri bisogni che necessariamente implicano l’accantonamento delle leggi di natura e una certa indifferenza rispetto alla prospettiva del bambino”.

E ancora, sostiene il tribunale, presieduto da Donata Clerici – i genitori ”non si sono mai posti domande in merito al fatto” che la figlia ”si ritroverà orfana in giovane età e prima ancora sarà costretta a curare i genitori anziani, che potrebbero avere patologie più o meno invalidanti, proprio nel momento in cui, giovane adulta, avrà bisogno del sostegno dei suoi genitori”.

I legali che assistono i genitori della bambina, gli avv. Fabio Deorsola e Giulio Calosso, presenteranno ricorso contro la decisione del Tribunale. “Per noi è stato come subire un furto – dicono, tenendosi per mano -. Ma le vere vittime di questa ingiustizia non siamo noi: è la nostra bimba. Perché deve essere strappata alla sua famiglia d’origine? Guardi queste foto, guardi come sorride quando sta con noi, la vediamo solo ogni quindici giorni e ogni volta, quando ci allontaniamo da lei, riviviamo quella mattina in cui i carabinieri vennero a prenderla a casa”.

Secondo la ricostruzione di Carlo Rimini, ordinario di diritto privato dell’università di Milano, il Tribunale chiaramente dice che non è stata l’anzianità dei genitori l’elemento decisivo e in più la legge dice che un minore può essere tolto solo se ci sono prove di “stato di abbandono”.

“Il Tribunale chiaramente afferma che l’età avanzata non è un elemento decisivo. Ricorda inoltre che i genitori, prima della nascita della figlia avevano presentato domanda per essere dichiarati idonei ad adottare un bambino e le relazioni redatte in tale occasione dagli psicologi erano state negative, ma subito precisa che anche questo elemento non è rilevante. Ricorda che i genitori si erano sottoposti con grande tenacia a pratiche di fecondazione assistita anche in età avanzata e ciò denota una visione egoistica della genitorialità che non tiene conto dell’interesse del bambino a non avere genitori troppo anziani, ma anche questo elemento – annota il Tribunale – non è rilevante. Quale è dunque la ragione della decisione? C’è stato un episodio nel quale i genitori hanno dimostrato trascuratezza nei confronti della bambina che aveva allora pochi giorni. I fatti non sono stati ricostruiti con precisione perché il racconto dei genitori e dei vicini di casa non coincide. La bambina è stata lasciata da sola in macchina, ma non è chiaro per quanto tempo; piangeva ma non è chiaro se fosse il pianto di una bambina disperata lasciata nell’automobile senza mangiare per ore, oppure il pianto normale di un bimbo piccolo lasciato solo per qualche minuto”.

Scelti per te