Genova, “stufa killer”: Andrea Paganelli muore nella notte per le esalazioni di monossido di carbonio

Un ragazzino di 15 anni è stato trovato morto in un appartamento di Pegli, a Genova. Il decesso sarebbe avvenuto a seguito di esalazioni di monossido di carbonio da una stufa a metano. La giovane vittima, Andrea Paganelli, è stata trovata riversa sul letto, con addosso il pigiama, nella sua cameretta, assieme al cagnolino, anch’egli morto a seguito delle esalazioni.

Secondo quanto ricostruito, il ragazzino nella notte era a casa da solo, mentre la madre era a Ovada, dove gestisce un locale col compagno. Stamani all’uscita di scuola Andrea avrebbe dovuto chiamare la mamma, ma la donna non sentendo la sua telefonata, dopo aver cercato di mettersi in contatto con lui si è precipitata a Genova, col compagno, per capire cosa fosse successo al figlio, trovandolo in casa, privo di sensi.

La donna, presa dal panico, è scesa in strada chiedendo subito l’intervento di una pattuglia di carabinieri. Sul posto sono arrivati gli agenti delle volanti, il 118, il medico legale ed i vigili del fuoco.

Nella sera precedente al ritrovamento, il ragazzino aveva cenato nella pizzeria dello zio e dopo averlo salutato era tornato a casa per dormire. Un’ultima chiamata alla mamma per la buona notte e poi col cagnolino si era messo a letto. La morte sarebbe sopraggiunta nel sonno, nel corso della notte.

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