Genova, bocciato a scuola: 14enne massacrato a cinghiate dai genitori

GENOVA, 12 GIU – I genitori ecuadoriani, un muratore di 44 anni e una casalinga di 42, hanno massacrato a cinghiate, calci e pugni il figlio solo perche' bocciato a scuola. E' successo a Genova a un ragazzo di 14 anni colpevole di non essere stato ammesso all'esame di terza media. Lo studente e' finito all'ospedale Gaslini, dove e' stato trattenuto in osservazione ed in stato di choc. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Portoria che hanno formalmente denunciato i due genitori per maltrattamenti.

I due ecuadoriani dovranno rispondere di maltrattamenti in famiglia e abuso dei mezzi di correzione. L'episodio di violenza, secondo quanto ricostruito dagli stessi carabinieri, e' avvenuto all'interno di un'abitazione di via Montello, nella zona di Manina. Il giovane rientrato a casa con la notizia della bocciatura, e' stato accolto dall'ira dei genitori: per il mancato conseguimento dell'obiettivo scolastico, entrambi lo hanno preso a cinghiate, pugni e calci. A dare l'allarme è stato lo stesso ragazzo che, sotto choc, si è rifugiato sul terrazzo per sfuggire alla violenza dei genitori. Piangendo e urlando ha chiesto aiuto ad alcuni vicini, che hanno subito allertato la centrale operativa dei carabinieri. Sul posto sono arrivati i mezzi dell'Arma e quelli del 118 che hanno soccorso l'adolescente.

Il ragazzo è stato trasportato d'urgenza in ospedale al Gaslini dove è stato ricoverato in osservazione. I medici gli hanno diagnosticato, oltre a traumi ed escoriazioni, anche un forte stato di alterazione psicofisica e per questo hanno deciso di ricoverarlo per almeno una settimana. I due genitori sono stati denunciati.

Gestione cookie