GENOVA – “Abbiamo votato Marco Doria e lui ci tradisce”. Doria, sindaco di Genova, è stato contestato da 150 dipendenti di Amiu e Aster, società partecipate del Comune. Un vero e proprio assedio, con i carabinieri che hanno caricato i manifestanti nei momenti di maggiore tensione. “Sindaco, fa qualcosa di sinistra!“, hanno urlato i manifestanti che il 29 e il 30 luglio si sono radunati fuori al Comune.
Il Comune di Genova si è ritrovato a dover far quadrare il bilancio aumentando l’Imu, ma soprattutto discute in consiglio una delibera sulla possibile privatizzazione delle società partecipate Amiu e Aster. Alessandra Pieracci su La Stampa spiega la situazione, che prevede
“la vendita della quota di minoranza per Amiu, la formazione di una holding di controllo pubblico ed eventuali partnership per Aster”.
Ma la delibera ha scatenato la dura reazione dell’opposizione in consiglio comunale e dei dipendenti delle due società, spiega La Stampa:
“E mentre in aula l’opposizione tenta di far mancare il numero legale, la seduta si interrompe per violenti battibecchi, il Movimento 5 Stelle «indignato contro l’arroganza del potere» snocciola emendamenti in un tentativo di filibustering, fuori va in scena la protesta operaia. Contro la giunta e un sindaco che alle primarie aveva a sorpresa sbaragliato da sinistra, con benedizione di don Gallo, appoggio di Sel, comitati antigronda (la bretella autostradale) e no-Tav, i candidati in cui si era sbriciolato il pd pur di far politicamente fuori la sindaco uscente Vincenzi. Un corteo spontaneo percorre le strade del centro. Davanti c’è uno striscione con scritto «All’Acquario la vasca dei delfini a Tursi la vasca degli squali»”.
Inutile il tentativo di mediazioni condotto il 30 luglio dal Comune con i manifestanti e il sindaco Doria ha commentato:
“«Mi sono detto disponibile a incontrare una delegazione di 20-30 lavoratori, hanno risposto no. In quest’aula si sono ripetute azioni di intolleranza, ci sono persone che vengono in consiglio comunale con l’obiettivo di controllare e indirizzare con forza l’azione politica, è inaccettabile. Se la delibera non piace a un gruppo di lavoratori, non può essere ritirata, è un elemento di democrazia»”.
E intanto tra i manifestanti c’è chi invoca la democrazia e chiede ancora a Doria: “Sindaco, fa qualcosa di sinistra!”.