GENOVA – “Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova”: con queste parole il cardinale Angelo Bagnasco, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] arcivescovo di Genova, ha aperto l’omelia ai funerali di Stato per 19 delle 41 vittime del crollo del ponte Morandi.
“La ferità è profonda, è fatta innanzitutto dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e per i dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati. Innumerevoli sono i segni di sgomento e di vicinanza giunti non solo dall’Italia, ma anche da molte parti del mondo”, ha detto Bagnasco, ricordando che anche venerdì 17 agosto papa Francesco ha fatto “una telefonata affettuosa” per “manifestarci la sua prossimità. Genova è nello sguardo del mondo, in un grande abbraccio di commozione, di affetto e di attesa. Sappiamo che qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire”.
Genova “non si arrende: l’anima del suo popolo in questi giorni è attraversata da mille pensieri e sentimenti, ma continuerà a lottare”, ha detto Bagnasco, accolto da un applauso. “Come altre volte, noi genovesi sapremo trarre dal nostro cuore il meglio, sapremo spremere quanto di buono e generoso vive in noi e che spesso resta riservato, quasi nascosto, schivo”.
L’arcivescovo ha poi ringraziato “la rete organizzativa e la tempestività a tutti i livelli – istituzionale, di categoria e associazioni -, la professionalità generosa di tutti, a cominciare dai vigili del fuoco”, parole accolte da un altro applauso dei fedeli, come sono stati applauditi anche i nomi delle vittime del crollo.
Dopo il rito cattolico è seguito un momento di raccoglimento per le due vittime musulmane. L’imam di Genova ha ricordato: “Genova, Zena, che in arabo significa ‘la bella’, saprà rialzarsi. Le comunità islamiche pregano perché la pace sia con tutti voi. Che il Signore protegga l’Italia e gli italiani”. Parole che la folla commossa ha accolto con un lungo applauso.
Ai funerali di Stato alla Fiera di Genova sono presenti anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il segretario del Pd, Maurizio Martina. Applausi hanno accolto Mattarella, Salvini e Di Maio, mentre il numero uno dei dem è stato fischiato. Applausi in Fiera anche per i vigili del fuoco. Alle esequie anche i giocatori di Genoa e Sampdoria, le cui partite sono state rinviate per lutto.
Alle esequie hanno preso parte anche i vertici di Autostrade per l’Italia, Fabio Cerchiai e Giovanni Castellucci, rispettivamente presidente e amministratore delegato della società. I due non sono transitati dall’ingresso principale riservato alle autorità nel padiglione Blu Jean Nouvel che, secondo le stime, sta contendendo circa 4500 persone.
E intanto proprio in queste ore si è aggiornato il bilancio delle vittime: i morti sono 41. E’ stata infatti trovata l’auto su cui viaggiava la famiglia Cecala, il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal di 9 anni.