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Genova, gruppo WhatsApp per segnalare posti di blocco: inchiesta archiviata

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Genova, gruppo WhatsApp per segnalare posti di blocco: inchiesta archiviata (foto Ansa)

ROMA – E’ stata archiviata l’inchiesta su 49 ragazzi della Valle Scrivia (Genova) che avevano aperto un gruppo WhatsApp dove segnalavano i posti di blocco nelle strade della zona. Nella chat anche insulti contro carabinieri e poliziotti.

Denunciati, il giudice per le indagini preliminari di Genova Luisa Avanzino, come racconta il Corriere della Sera, ha archiviato l’inchiesta, decidendo che il gruppo sui social non costituiva reato perché c’è stata alcuna interruzione di servizio pubblico. E anche le invettive contro le forze dell’ordine non costituiscono vilipendio.

Lo scopo della chat allestita su WhatsApp, spiega il Corriere, era quello di segnalare posti di blocco per evitare di incappare in multe e sospensioni della patente se si fosse alzato il gomito durante la serata.

Secondo il gip, però, la creazione del gruppo non avrebbe “comportato alcuna alterazione del servizio che è sempre stato svolto regolarmente, considerato il numero di utenti della strada e il numero comunque limitato dei partecipanti alla chat”. Per il giudice, poi, non vi sarebbe “alcun vilipendio pubblico visto il carattere chiuso della chat e quindi della conversazione”.

Quindi nessun reato per la chat. Salvi i 49 ragazzi della Valle Scrivia.

Fonte: Il Corriere della Sera.

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