Genova, i genitori non pagavano: negata la casa popolare al figlio

GENOVA – I figli non devono pagare per la colpa o la difficoltà dei padri. Lo scrive, in sostanza, il difensore civico di Genova Pietro Gambolati dopo aver preso visione di una vicenda che interessa una famiglia disagiata di Genova. Questa famiglia, composta da padre invalido e disoccupato, madre disoccupata e quattro minorenni, si e' recata dal giudice di pace perche' l'uomo, che era stato inserito in graduatoria di edilizia residenziale pubblica, si e' visto negare l'alloggio perche' la sua famiglia d'origine era morosa e quindi decaduta dal beneficio nel 1996.

Cosi' anche per l'uomo che oggi e' nella nuova graduatoria (che alla data di emissione del provvedimento di decadenza era maggiorenne e convivente con i propri genitori assegnatari in altro alloggio di edilizia residenziale pubblica) e' stata disposta la cancellazione dalla graduatoria definitiva a meno che non saldi il debito del padre. Dunque, scrive il giudice di pace, ''il figlio risulta responsabile a vita per difficolta' o errori dei genitori. Una conseguenza abnorme che instaura un meccanismo che a cascata travolge ogni discendente prescindendo da colpe personali. Non e' da escludere che i bambini tra 15 anni possano essere chiamati a rispondere per il debito dei nonni''. La famiglia occupa abusivamente un alloggio pubblico e a breve sara' effettuato lo sgombero coatto dell'immobile.

''Risulta palese – scrive il giudice – che dopo lo sgombero la famiglia occupera' un altro alloggio pubblico. E col citato meccanismo a cascata delle responsabilita' ai discendenti, i bambini potranno rimanere 'marchiati' a vita'''.

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