Genova, mandria impazzita assedia gli abitanti di Masone in valle Stura

Genova, mandria impazzita assedia gli abitanti di Masone in valle Stura
Genova, mandria impazzita assedia gli abitanti di Masone in valle Stura

GENOVA – Una brutta avventura è stata vissuta dagli abitanti di Masone, nell’alta valle Stura, quando si sono ritrovati assediati da una mandria impazzita di tori e mucche. Gli abitanti del Comune in provincia di Genova hanno dovuto affrontare la mandria che ha invaso le carreggiate e le strade, tanto da impedire la circolazione delle auto.

Piero Ottonello sul Secolo XIX scrive che l’ultimo episodio è quello di una ragazza che non è riuscita a raggiungere la fermata del bus Atp per andare a scuola a causa degli animali in strada:

“Una situazione a rischio che ha costretto la giovane a far marcia indietro per chiamare i genitori, i quali, esasperati, si sono rivolti ai carabinieri per presentare formale denuncia. L’episodio è solo l’ultimo di una catena che dura ormai da tempo e a nulla è servita l’ordinanza di abbattimento degli animali emessa dal sindaco di Masone, analoga ad altre emesse in passato dal collega di Mele e dal tribunale.

«Le reazioni di un animale inselvatichito sono imprevedibili – spiega Enrico Piccardo, sindaco di Masone – finora a venire a contatto con le bestie erano stati soltanto escursionisti e ciclisti in mountain-bike ai quali era bastato cambiare strada o accelerare il passo per togliersi d’impaccio. Stavolta, invece, è stata messa a repentaglio l’incolumità di una ragazzina che si è trovata a tu per tu con i bovini in un passaggio obbligato. E’ una circostanza grave e capisco l’apprensione e la rabbia degli abitanti. Purtroppo, però, più che disporre l’abbattimento non sappiamo cosa fare. Il cambiamento tra provincia e città metropolitana ha portato a un’ulteriore riduzione delle possibilità di intervenire perché mi hanno detto che non ci sono risorse. A due mesi dall’ordinanza non è successo niente. La mandria continua a creare problemi e non so più a chi rivolgermi».

Oltre alla giovanissima bloccata sulla strada per la scuola, danni sono segnalati presso un agriturismo di Mele e ai recinti in diversi cascinali sparsi della frazione San Pietro di Masone. «Dove passano tirano giù tutto – chiude il sindaco – fino a poco tempo fa scendevano raramente a valle e solo di notte, ora invece con la siccità cercano l’acqua nei torrenti anche in pieno giorno e sono diventati un vero pericolo». Mucche e tori sono la parte superstite di una mandria molto più grande che è stata sequestrata anni fa ad un allevatore di Mele a seguito di un’inchiesta giudiziaria. Gli animali erano domestici, ma vivevano allo stato brado sui monti del Turchino sicché al tempo della confisca la ditta incaricata non è riuscita a individuare i capi dispersi che con l’andare del tempo si sono riprodotti e inselvatichiti. E ora tengono in ostaggio gli abitanti di Masone e Mele”.

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