Genova, maxi rissa tra nordafricani nei vicoli del centro storico

Maxirissa tra una trentina di nordafricani nei vicoli del centro storico di Genova a colpi di spranga, bottiglie, calci e pugni. In tre, di un’età compresa tra i 19 ed i 30 anni, sono rimasti a terra feriti e trasportati negli ospedali cittadini. A disperdere gli aggressori è stato un carabiniere in servizio alla stazione della Maddalena, che ha sparato due colpi di pistola in aria.

L’episodio è avvenuto la sera del 24 gennaio: mancavano una ventina di minuti all’una quando sette giovani hanno suonato il campanello della stazione Maddalena. Tra loro un marocchino di 19 anni, senza permesso di soggiorno, che ha presentato denuncia per la rapina del portafoglio, avvenuta poco prima, in via Prè.

Proprio mentre il carabiniere stava raccogliendo le dichiarazioni, uno dei giovani che accompagnavano la vittima ha detto di aver visto i rapinatori in via Gramsci. I sette sono così corsi in quella direzione chiedendo al carabiniere di seguirli, ma quando sono arrivati sono stati accerchiati da una ventina di nordafricani che hanno preso a picchiarli con violenza.

È stata una rapida successione. In tre sono finiti a terra e mentre venivano coperti di calci e pugni, altri lanciavano bottiglie contro il militare che per evitare il peggio ha esploso due colpi di pistola in aria. Nel frattempo sono arrivati altri due carabinieri in auto e poi ancora le ambulanze del 118. Ad avere la peggio è stato il marocchino che aveva sporto denuncia, ora ricoverato all’ospedale San Martino in osservazione per un sospetto trauma cranico. Gli altri due sono stati dimessi con una prognosi di sei e otto giorni.

I militari ipotizzano che all’origine dell’aggressione possa essere un regolamento di conti tra bande probabilmente legate a questioni di droga.

Gestione cookie