Genova, morte Desana: porto paralizzato, bloccate 21 navi e 9 mila viaggiatori

Dopo circa un’ora di vertice in prefettura sul blocco del porto di Genova saranno liberati imbarchi e sbarchi. Si è raggiunto un tentativo di mediazione: permettere ai passeggeri dei traghetti di partire con le loro auto al seguito, mentre lo scalo commerciale resterà fermo, con i varchi chiusi, fino a tutto il primo turno del 26 dicembre, come chiesto dai lavoratori.

E questo ciò che il console della Culmv Antonio Benvenuti ha ottenuto poco più tardi dai suoi camalli, che hanno tolto i picchetti ai traghetti e liberato il varco di passo Nuovo per permettere il transito delle auto per imbarchi e sbarchi.

La situazione resta comunque critica dopo l’escalation di rabbia delle ultime ore. Cassonetti in fiamme, pneumatici bruciati ai varchi: dopo la morte del camallo Gianmarco Desana il porto di Genova è paralizzato.

I portuali hanno levato gli scudi e protestano per la tragica fine del loro collega, schiacciato mentre rizzava un semirimorchio nel garage del traghetto Suprema, la nave gemella venuta in soccorso della Superba, bloccata per un principio di incendio con oltre 1.500 passeggeri a bordo.

Al momento il terminal è paralizzato, 15 mercantili, 6 traghetti con 9000 persone sono ferme a Genova. I camalli intendono portare avanti la rivolta lasciando sbarcare solo i passeggeri in arrivo e impedendo tutte le partenze.

«Vogliamo che dormiate sulla nave all’asciutto»: hanno detto i manifestanti ai passeggeri increduli e dubbiosi sulle sorti dei loro viaggi: dovrebbero essere garantite le navi in parenza per Palermo e Porto Torres, ma senza auto al seguito.

La situazione al porto ha sfiorato momenti di vera e propria guerriglia, con lancio di oggetti, tra i lavoratori in protesta e gli agenti della Polmare intervenuti per sedare la tensione. Un poliziotto è stato colpito alla testa.

Filt-Cgil, la Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno quindi proclamato lo sciopero immediato dei lavoratori del porto di Genova fino al primo turno del 26 dicembre. Oltre alla partecipazione all’agitazione i lavoratori portuali di Palermo devolveranno due ore del proprio stipendio di gennaio alla famiglia della vittima.

Mercoledì 24 dicembre dalle 12 alle 12.10 fermi tutti i trasporti (treni, metro, bus).

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