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Genova, passa col rosso, viene fermata e finge di avere il coronavirus per evitare la multa. Denunciata 59enne

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Genova, passa col rosso, viene fermata e finge di avere il coronavirus per evitare la multa. Denunciata 59enne (foto Ansa)

ROMA – Finge di avere il coronavirus per evitare la multa. Tutto è avvenuto a Genova dove una donna di 59 anni, passata col rosso, è stata denunciata per procurato allarme, sostituzione di persona e guida senza patente.

La 59enne, infatti, fermata dopo essere passata col rosso, ha prima mostrato agli agenti una patente scaduta, poi ha detto di avere quella valida in casa.

Accompagnata a casa, la donna, come raccontano le cronache, ha iniziato a fingere di avere febbre e mal di testa dicendo di essere affetta dal coronavirus. I poliziotti, indossate le mascherine, hanno avvisato il 118, facendo scattare la procedura.

Il personale medico ha poi constatato che la donna non aveva la febbre e non aveva nemmeno il coronavirus e così è quindi scattata la denuncia. 

Fonte: TgCom.

Coronavirus, Galli (Sacco): “Diamoci almeno un metro di distanza”

“Diciamo almeno un metro e mezzo, 1,80 per essere sicuri in tutti i sensi”: è la distanza da tenere tra le persone per essere sicuri di non essere infettati, secondo quanto spiegato da Massimo Galli, docente di malattie infettive e primario dell’ospedale Sacco di Milano, intervenuto a Rai Radio1.

“Non ritengo che da queste cose ci si possa liberare tanto presto. Ritengo che ce la faremo e la stragrande maggioranza delle persone colpite vinceranno sul virus e supereranno la malattia senza particolare difficoltà”, ha aggiunto Galli, precisando che “però abbiamo questo ospite indesiderato in casa e dobbiamo fare tutto quello che è necessario per contenerlo e per impedire nuove infezioni e questo implica sacrifici: è inutile girarci attorno”.

Galli ha spiegato che al Sacco “la situazione è dura. Abbiamo molti pazienti e diversi in condizioni precarie. Ci sono alcuni ospedali in Lombardia che sono ancora più sotto stress di noi”. “Si tratta di numeri attesi e di infezioni già avvenute svariati giorni fa. Questo numero in crescita non è di nuove infezioni ma è un numero in crescita di nuove diagnosi di infezioni già avvenute magari da qualche settimana”.

Infine un appello agli over 65: “Anche io sono un over 65. Ritengo che siamo anziani ed esperti e dobbiamo avere la capacità di gestire una problematica come questa con esperienza e prudenza senza diventare allarmisti. Non c’è bisogno di fare provviste in casa come se fosse scoppiata la guerra, se però riusciamo ad evitare situazioni affollate, tanto di guadagnato. Rassegniamoci a stare un pochino in più in casa”.

Fonte: Radio Uno.

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