Genova: rapina un market, tenta la fuga ma viene fermato da alcuni agenti in borghese Genova: rapina un market, tenta la fuga ma viene fermato da alcuni agenti in borghese

Genova: rapina un market, tenta la fuga ma viene fermato da alcuni agenti in borghese

Genova: rapina un market, tenta la fuga ma viene fermato da alcuni agenti in borghese
Genova: rapina un market, tenta la fuga ma viene fermato da alcuni agenti in borghese

GENOVA – Rapina un market, tenta la fuga ma viene fermato da alcuni agenti in borghese. Ne nasce una sparatoria e rimangono ferite tre persone. “Mi ha puntato la pistola qui, alla tempia – racconta la commessa del supermercato in via Ventimiglia a Voltri – Non ho mai avuto così paura. Quando è uscito ho visto due mie clienti rimaste a parlare in strada e ho sentito gli spari. Ho pensato che le avesse uccise”.

Racconta ancora la commessa: “Ero in piedi, avevo appena servito una signora, intorno alle 18. Ho visto entrare un ragazzo con il casco nero calato sulla testa, ma lì per lì non ci avevo quasi fatto caso. Adesso invece non lo potrò più dimenticare: si è avvicinato alla cassa e mi ha puntato l’arma. Ero terrorizzata. Mi ha detto: ‘Se ora fai la brava non succede nulla, prendo i soldi e vado via’”.

“Non ci ho capito più niente, gli ho consegnato tutto l’incasso, era quasi orario di chiusura. Per un istante, mentre mi strattonava per prendere il denaro, ho anche creduto che la sua pistola fosse finta (in effetti era una replica, che non poteva fare fuoco, ndr). Forse è per questo che è corso via: aveva fretta, nella cassa ha lasciato una ventina di euro. Doveva aver studiato bene il suo colpo, sapeva che a quell’ora mi avrebbe trovato da sola”.

“Sulla sua strada c’erano proprio le mie due ultime clienti – conclude la comemssa – Ho sbarrato gli occhi per far capire ai poliziotti, con i quali avevo incrociato lo sguardo, che c’era un rapinatore davanti a loro. Poi ho sentito lo sparo. Stavo per piangere, pensavo che il bandito avesse fatto fuoco per fuggire. Avevo già vissuto la paura per una rapina, nel 2010. Ma stavolta è stato peggio”.

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