Genova, sindaco Vincenzi: “Presidi hanno ignorato il mio allarme”

ROMA, 08 NOV – ''Alle 11 di mattina, due ore prima del disastro, il comitato di crisi ha compreso la portata del nubifragio. La direzione scolastica ha contattato tutti i presidi delle zone interessate chiedendo in maniera forte di tenere i ragazzi all'interno degli edifici e di portarli in zone di sicurezza''.

Lo afferma, in un'intervista a Repubblica, il sindaco di Genova Marta Vincenzi, che oggi riferira' in Consiglio comunale sull'alluvione nella quale sono morte sei persone, che, dice, ''mi portero' sempre sulla pelle''.

''Dieci tra elementari, medie e superiori – sottolinea il sindaco – hanno lasciato liberi gli studenti. I ragazzi hanno iniziato a chiamare i genitori: veniteci a prendere, la scuola non ci tiene''. Tra queste scuole, anche quella di una delle vittime: ''Il ragazzo di 15 anni, quel maledetto venerdi', e' venuto via da una scuola superiore della Valbisagno. Lui si e' salvato, purtroppo e' morta la sorella che era andata a prenderlo. Ma non voglio andare oltre, mi inchino davanti al dolore delle famiglie''.

''Non attacco nessuno – aggiunge Vincenzi – rivelo solo elementi per fare chiarezza assoluta. E, chiuso il consiglio comunale, tutto quello che ho nella cassa lo portero' alla magistratura. Chiedo un'inchiesta rigorosa. Mi prendo tutte le responsabilita', ma oggi servo solo come capro espiatorio. Sono responsabile, non vuol dire che sono colpevole''.

Certo, ''con il senno di poi avrei chiuso non solo le scuole, ma gran parte della citta' ''. Infine, un 'mea culpa' su certe frasi che hanno fatto polemica in questi giorni: ''Non so comunicare, e' un mio limite e ora lo pago tutto. Non mi porto mai le televisioni dietro. Posso aver detto cose sbagliate, ma c'era tensione''. Pero' niente dimissioni: ''Non sono una vigliacca, andarmene ora sarebbe da vigliacchi. Solo tra qualche mese ci pensero'. E cosi' pensero' se ricandidarmi''.

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