Campo rom di Castel Romano, focolaio Covid a Roma: 48 bambini positivi, un uomo è morto

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 8 Febbraio 2021 - 11:40 OLTRE 6 MESI FA
Campo rom di Castel Romano, focolaio Covid a Roma: 48 bambini positivi, un uomo è morto

Campo rom di Castel Romano, focolaio Covid a Roma: 48 bambini positivi, un uomo è morto (Foto d’archivio Ansa)

Campo rom di Castel Romano, alle porte di Roma: è questo il nuovo focolaio Covid nella capitale. Si tratta del campo rom più grande d’Europa e si trova sulla Pontina, tra Tor de Cenci e l’Eur. Su una popolazione (censita) di circa 500 persone, ben 48 bambini sono risultati positivi. E un uomo di 47 anni è morto.

Tutto è cominciato quando, dopo la morte del 47enne, la Asl ha cominciato a fare tamponi a tappeto nel Villaggio della speranza. E i risultati sono stati inequivocabili: tantissimi positivi, soprattutto tra i bambini.

Campo rom di Castel Romano: focolaio Covid nell’area sotto sequestro

L’area dove sorgono baracche, container e roulotte è attualmente sotto sequestro da parte della Procura di Roma. Per via di alcune inchieste per reati ambientali, come roghi tossici e sversi di rifiuti velenosi, e perché le falde idriche che corrono sotto il terreno sono inquinate dal percolato che fuoriesce dai cumuli di immondizia e carcasse di automobili presenti nella zona. 

Coronavirus Lazio e Roma: bollettino 7 febbraio

Il 7 febbraio “su oltre 9 mila tamponi nel Lazio (-1.655) e oltre 13 mila antigenici per un totale di oltre 22 mila test, si registrano 920 casi positivi (-94), 20 decessi (-18) e +3.985 guariti”. Così l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.”Diminuiscono i casi, i decessi, i ricoveri e le terapie intensive – aggiunge – Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 4%. I casi a Roma città scendono a quota 400″. 

Vaccini anti Covid Lazio: la situazione

 “Vaccini anti Covid: oggi superata la quota delle 230 mila dosi somministrate nel Lazio (sono già oltre 18 mila quelle per gli over 80 anni) e andiamo verso le 105 mila persone che hanno ricevuto i richiami”. Così l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato

“Oggi parte la campagna vaccinale degli over80. Siamo la prima regione italiana. E’ importante per noi mettere in sicurezza questa fascia che ha pagato il tributo più alto”. Così D’Amato. “Oggi si apre una nuova pagina nella nostra regione: dobbiamo correre. Il fattore tempo è fondamentale. Il vaccino Astrazeneca rappresenterà un’arma in più per la fascia 18-55. Adotteremo la soluzione più veloce che è il metodo israeliano per fasce di età e categorie di priorità. Coinvolgeremo i medici di medicina generale. Nel frattempo proseguiremo con gli over80 per cui ci vorranno 60 giorni per completare e a breve inizieranno le prenotazioni anche per gli over 75″.

L’assessore D’Amato ha poi spiegato: “Il piano del Lazio è modulare e flessibile costruito con grande cautela. Il fattore tempo è fondamentale. Noi dobbiamo correre. Il problema è legato alla disponibilità dei vaccini”.