Mamma scomparsa a Bruino, sospetti su un’ex rivale. La figlia: “Riceveva sms di minaccia”

Marina Patriti

Sospetti su una donna coltivati già dal primo giorno di indagini: potrebbe essere vicino a una svolta il mistero della sparizione di Marina Patriti, casalinga di 44 anni di Bruino (Torino), madre di 3 figli, scomparsa da casa dal 18 febbraio scorso.

La donna sospettata sarebbe un flirt del marito di Marina, Giacomo Bellorio, avvenuto durante un momento di crisi della coppia. Poi marito e moglie avrebbero risolto i loro problemi. Gli inquirenti specificano che non ci sono indagati e che le indagini per ora riguardano varie ipotesi: dalla sparizione volontario fino al sequestro di persona. Però ci sono i messaggi minatori che la donna inviava a Marina: ” Prima o poi ti farai da parte”, questo è solo l’ultimo, arrivato poco prima della sparizione. Messaggi e minacce non erano casi isolati, racconta ora Tatiana, 23 anni, la figlia della donna scomparsa.

Ecco cosa non convince di questa storia. Un sms mandato dalla donna al marito: “Me ne sono andata, vai a prendere il bambino”. Ma Marina aveva una bambina all’asilo e comunque aveva l’abitudine di chiamarla per nome. Una lettera di addio, qualche riga per dire:  “Me ne sono andata con il mio amore, i ragazzi capiranno”. La grafia è quella di Marina,  “ma non il tono – raccontano i familiari – La mano tremava come fosse sotto minaccia, c’erano errori che lei non avrebbe commesso e poi lei non ci avrebbe salutati con poche righe”. La macchina: parcheggiata a marcia indietro (manovra che Marina odiava fare), e con la spesa ancora nel portabagagli. Nel caso di fuga volontaria, raccontano i familiari, avrebbe portato le buste a casa.

Senza dimenticare il conto in banca: la donna aveva appena ricevuto una sostanziosa donazione dal padre di 600mila euro. Ma gli inquirenti scartano la pista dei soldi perché dal conto della donna non sono spariti soldi.

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