FARINDOLA – “Sono salvo perché ero andato a prendere una cosa in automobile”. E’ quanto ha riferito ai medici Giampiero Parete, 38 anni, che ha lanciato l’allarme per la valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano di Farindola. La moglie e i due figli di Parete sono sotto le macerie dell’albergo. “E’ arrivata la valanga – ha detto ancora ai sanitari il 38enne, ricoverato in Rinimazione – sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L’auto non è stata sepolta e quindi ho atteso lì l’arrivo dei soccorsi”. Intanto è stata estratta la prima vittima e nell’albergo dovrebbero esserci una trentina di persone. I soccorritori spiegano che potrebbero esserci molti morti all’interno della struttura.
I soccorritori hanno al momento messo in salvo due persone, Parete e Fabio Salzetta, dall’hotel in provincia di Pescara travolto ieri da una valanga. Giampiero Parete, residente a Montesilvano (Pescara), è cosciente ed è assistito dal personale della Rianimazione dell’ospedale di Pescara e dagli psicologi della Asl. E’ arrivato in stato di ipotermia, ma il quadro clinico non è preoccupante. E’ stato lui ieri a lanciare l’allarme al suo datore di lavoro. Poi la lunga attesa dell’arrivo dei soccorsi, insieme all’altro superstite. trasferimento nell’ospedale del capoluogo adriatico.
“Causa maltempo le linee telefoniche sono fuori servizio! Vi invitiamo a contattaci all’indirizzo info@hotelrigopiano.it”. E’ il messaggio pubblicato ieri sulla pagina Facebook dell’hotel ‘Rigopiano’. Decine, poi, i commenti al post da parte di utenti che chiedevano informazioni una volta appresa la notizia della valanga che ha travolto l’hotel.