Gianluca Bevilacqua vede Tatiana in spiaggia. Vuole sesso. “No”. La uccide a sassate

Gianluca Bevilacqua vede Tatiana in spiaggia. Vuole sesso. "No". La uccide a sassate
Tatiana Kuropatyk

BRANCALEONE (REGGIO CALABRIA) – Gianluca Bevilacqua aveva visto Tatiana Kuropatyk da sola, in spiaggia. Bella, bionda, gli piaceva. Voleva “farsela”. Le si è avvicinato. Con sé aveva un sasso, caso mai lei si fosse opposta al rapporto sessuale. Così è stato. Lei non voleva. Lui le ha colpito la testa con il sasso. Una volta. Due volte. Tre volte. Sempre di più. Fino a che non ha raggiunto il suo piacere. Ammazzando Tania. Poi, all’alba del giorno dopo, per cancellare le tracce di quello che aveva fatto,è tornato in quella spiaggia e ha dato fuoco al cadavere.

E’ così che è morta Tatiana Kuropatyk, badante ucraina di 41 anni. Una donna arrivata in Locride da lontano, nel piccolo paese di Brancaleone, e che per mestiere aiutava chi ne aveva bisogno. Lo ha confessato proprio Bevilacqua, rom di 21 anni, agli investigatori, che continuano ad indagare. La stessa notte dell’omicidio aveva raccontato tutto anche alla madre.

Negli anni scorsi il giovane era stato segnalato dalle forze dell’ordine perché aveva dato fastidio ad alcune giovani donne. Il fratello di Gianluca, Leonardo, è stato arrestato perché quando era ancora minorenne abusò di una donna di 54 anni.

 

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