Giancarlo Bossola uccide 2 donne e si dà fuoco: “Me l’ha ordinato una divinità”

 

 

 

 

 

 

 
ALESSANDRIA – “Me l’ha ordinato una divinità”: per questo motivo Giancarlo Bossola ha ammazzato due donne e si è tolto la vita. Almeno è quanto ha scritto lui stesso nella lettera-testamento trovata nel suo appartamento. Una lettera che porta al culto della Santeria cubana.

Tutto è successo in poche ore. Intorno alla mezzanotte di martedì 14 aprile l’uomo, un poliziotto in pensione di 60 anni, ha chiamato la questura di Genova: “Andate a casa mia, in via Pascoli, e troverete una donna morta. Ucciderò ancora”.

Gli agenti sono andati nell’appartamento di Bossola e lì hanno davvero trovato una donna cubana di 52 anni senza vita. Sul corpo nessun segno di violenza: forse è stata strangolata o strozzata. Sarebbe stata lei, secondo la lettera-testamento lasciata dall’uomo, ad ordinargli di compiere i due omicidi e il suicidio “per volontà divina”.

Poche ore dopo qualcuno ha segnalato un’auto in fiamme sull’autostrada Genova-Ventimiglia, all’altezza di Finale Ligure. Dentro i vigili del fuoco hanno trovato i corpi carbonizzati di Bossola e di un’altra donna, un’italiana di 57 anni. Entrambe le donne avevano una relazione con l’uomo. La cubana sosteneva di essere una sorta di medium, in grado di interpretare la volontà divina. E proprio la volontà divina, secondo lei, aveva ordinato a Bossola le tre morti.

 

 

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