Monsignor Girotti: “Assolvere pedofili pentiti ma non abortisti”

Un penitente che si è macchiato del peccato di pedofilia, «se è pentito sinceramente» lo si assolve, mentre l’aborto viene considerato dalla Chiesa «un peccato riservato, speciale».

Monsignor Gianfranco Girotti, Reggente della Penitenzieria del Vaticano, in un’intervista al Messaggero, spiega il sacramento della penitenza. Nel caso che un prete accolga le confessioni di un penitente pedofilo, il confessore «non solo non può imporgli l’autodenuncia ma non può nemmeno recarsi da un magistrato per denunciarlo».

Inoltre, «dinanzi a casi di persone consacrate – aggiunge Mons. Girotti – soggette a disordini morali costanti e gravi, il confessore, dopo aver senza successo messo in atto tutti i tentativi per ottenere l’assoluzione, consiglierà di abbandonare la vita ecclesiastica». Nel caso dell’aborto, Mons. Girotti sottolinea che «viene considerato un peccato riservato, speciale. La Chiesa vuole tutelare al massimo la vita della persona più debole, più fragile -conclude- e cosa c’é di più inerme di una vita che è in divenire e non è ancora nata?».

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