SIRACUSA – Il comandante del motopesca “Fatima II”, Gianluca Bianca, è scomparso insieme alla sua imbarcazione. Tre membri dell’equipaggio, tutti italiani, sono stati trovati su due zattere di salvataggio al largo delle isole greche. Un vero e proprio giallo quello del peschereccio di Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Assieme al comandante sono scomparsi tre marinai stranieri. Il timore è che i tre si siano ammutinati ed abbiano portato il comandante con sé. Ma gli spari sentiti dai naufraghi potrebbero far temere che il comandante sia stato ucciso. La moglie di Bianca e la sua famiglia sospettano di quei 3 marinai stranieri, che non avrebbero mai ritenuto affidabili.
Secondo una prima ricostruzione del Comando generale delle Capitanerie di Porto, il proprietario del motopesca Fatima II si è recato intorno alle 13 alla Guardia costiera di Siracusa dicendo che non riusciva più a contattare l’imbarcazione, impegnata nella pesca a 95 miglia dalle coste libiche. Verso le 16 un membro dell’equipaggio ha chiamato con il suo cellulare un familiare dicendo di essere a bordo di una una scialuppa di salvataggio, insieme ad altri due sue compagni, su un’altra zattera.
La centrale operativa delle Capitanerie di Porto ha subito diramato una ricerca di soccorso, chiedendo collaborazione alle guardie costiere interessate – quelle greca, maltese, tunisina e egiziana e libica – per cercare di rintracciare le due zattere con i tre pescatori italiani. Questi sono stati avvistati da un mercantile delle isole Marshall, che era stato allertato dalle autorita’ elleniche.
La Guardia costiera greca ha quindi inviato sul posto una propria motovedetta che ha raggiunto le zattere e preso a bordo i tre naufraghi, che sono stati condotti a Creta. I tre – secondo quanto è stato possibile ricostruire – hanno detto che i fatti risalgono alla notte tra venerdì 13 luglio e sabato 14 luglio e di trovarsi sotto coperta quando hanno udito degli spari.
Dopo gli spari i naufraghi si sono precipitati fuori, ma hanno trovato il boccaporto chiuso. Aperto il boccaporto si sarebbero trovati davanti i tre membri stranieri dell’equipaggio, due egiziani e un tunisino, che li avrebbero aggrediti, minacciati e messi sulle due zattere, secondo il loro racconto.
Gli inquirenti sospettano però che possa esserci stata una lite a bordo del motopesca tra il comandante italiano, di cui non si hanno più notizie, e i tre stranieri. Questi si sarebbero quindi impossessati dell’imbarcazione, che ora è ricercata da tutte le guardie costiere dell’area, in particolare quella egiziana, poiché si sospetta che i tre possano essere diretti in Egitto. Il sindaco di Portopalo di Capo Passero, Michele Taccone, che è anche uno dei componenti del pool di consulenti tecnici e fiscali della motobarca, non si sbilancia su ciò che potrebbe essere successo a bordo e si è limitato a dire: ”Sembra essere un ammutinamento”.
Monica Patania, la moglie di Bianca, ha detto: “Lo avevo sempre detto a mio marito di non fidarsi di quei marinai. Ma lui mi rispondeva che non era semplice trovare dei marittimi da imbarcare e che in ogni caso si doveva andare per mare per portare il pane a casa. L’ultima volta che avevo sentito Gianluca al telefono era stato giovedì scorso. Era tranquillo, nulla sua voce non c’era nulla che lasciasse trapelare la minima preoccupazione. Qualsiasi cosa sia accaduta sarà accaduta dopo. Poi il prolungato silenzio, che per lui non era abituale, mi ha fatto nascere i primi sospetti”.
La moglie del comandante elogia lo sforzo della Capitaneria di porto: ”Stanno facendo veramente di tutto per riuscire a venire capo della situazione – ha concluso – ma io sono pessimista”.
Anche Antonina Moscuzza, la mamma di Bianca, ha rilasciato una dichiarazione: “Non so dire cosa possa essere accaduto, ma voglio al più presto avere notizie di mio figlio. Luca è un comandante esperto, anche se giovane. Per lui il mare è davvero tutto. Aveva appena 8 anni quando per la prima volta è andato a pescare con mio fratello. Gli studi, infatti, non li ha completati, contro il nostro volere, proprio perché voleva andare per mare. So cosa vuol dire andare per mare, cosa vuol dire avere i tuoi cari che fanno miglia e miglia per portare un po’ di pane a casa: mio nonno e mio papa’ erano pescatori”.
Marcello Bianca, padre del comandante, la pensa come la nuora: ”Lo avevo detto a Gianluca di non fidarsi di quelle persone. Avrei preferito pagare perché restassero a terra piuttosto che portarli in barca. Ma lui la pensava in maniera diversa”.
Il proprietario di Fatima II, Giovanni Maiorana, segue l’evolversi della vicenda ed ha detto: ”Attendiamo notizie che però non arrivano.Anche la voce che si era sparsa di un possibile avvistamento della barca nei pressi del porto di Bengasi si è rivelata frutto di un equivoco. Siamo impotenti ma non possiamo per ora fare altro che aspettare e sperare che tutto si risolva presto e per il meglio”.