FOGGIA – Perquisizioni sono state disposte dalla procura di Foggia in alcune palestre cittadine dopo che un giovane culturista, Gianni Racano, di 30 anni, è morto dopo una settimana di coma in ospedale ed un altro è ricoverato in condizioni gravi anche se non è in pericolo di vita.
Il sospetto è che i due atleti possano avere assunto sostanze dopanti in vista di una gara di body building che si disputerà tra qualche giorno in città. Sull’accaduto indagano la guardia di finanza e la squadra mobile di Foggia. Due persone, i titolari di due palestre, sono indagate.
L’inchiesta è stata avviata in seguito alla denuncia presentata dai genitori dell’atleta morto. Il giovane, dopo essersi sentito male, è stato ricoverato d’urgenza negli Ospedali Riuniti di Foggia e poi trasferito all’Ospedale San paolo di Bari. E’ morto il 17 aprile scorso dopo una settimana di coma farmacologico indotto.
Sono invece stabili le condizioni dell’altro atleta che è ricoverato a Foggia ed è fuori pericolo. I due gravi episodi inducono gli inquirenti a ritenere che sia stato immesso sul mercato illegale un lotto di medicinali dopanti e pericolosi che possano provocare altri danni ad atleti che ne facciano uso. Nel corso di perquisizioni condotte anche in abitazioni private, in due palestre sono stati sequestrati prodotti medicinali su cui sono in corso accertamenti.