Ginecologo assolto da omicidio colposo: fatto non sussiste e non costituisce reato

ROMA – Il ginecologo Giovanni Larciprete è stato assolto dal Tribunale di Roma dalla accusa di omicidio colposo perché il “fatto non costituisce reato”. Hanno scritto i giudici che “nei confronti dell’imputato vada emessa sentenza di assoluzione per insussistenza del fatto”. Era stato rinviato a giudizio dal gup Marco Mancinetti, che aveva accolto la richiesta del pm Attilio Pisani.

L’avv. Giovanna Corrias Lucente, difensore del medico, aveva contestato la ricostruzione dell’accusa.

Secondo l’avv. Corrias, l’ errore di valutazione degli esami clinici contestato al medico è “presunto” ma la tesi dell’accusa infondata: “Dalla ricostruzione effettuata dai consulenti del pm, Larciprete, avrebbe errato nella valutazione del monitoraggio e provocato la morte del nascituro. Nella documentazione utilizzata per il rinvio a giudizio del dottor Larciprete, emergono tuttavia delle gravi lacune. In particolare il fondamento dell’accusa, la consulenza tecnica del P.M., non avrebbe tenuto conto dei risultati dell’autopsia in corso dalla quale è emerso che il feto non aveva subito lesioni fino al parto essendo i polmoni ed i bronchi puliti e non invasi da liquido amniotico”.

Ancora l’avv. Corrias: “Il medico legale che ha redatto la ricostruzione, per sua stessa ammissione riportata negli atti, non ha avuto modo di verificare l’autopsia dalla quale emergerebbe con chiarezza che il feto non avendo ingerito liquido amniotico, non poteva essere soffocato durante il travaglio”.

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