Giochi pericolosi: un giocattolo su 5 contiene sostanze chimiche nocive per i bambini Giochi pericolosi: un giocattolo su 5 contiene sostanze chimiche nocive per i bambini

Giochi pericolosi: un giocattolo su 5 contiene sostanze chimiche nocive per i bambini

Giochi pericolosi: un giocattolo su 5 contiene sostanze chimiche nocive per i bambini
Giochi pericolosi: un giocattolo su 5 contiene sostanze chimiche nocive per i bambini

ROMA – Giochi pericolosi in Europa: un giocattolo per bambini su cinque è contaminato da sostanze chimiche nocive. Il dato arriva da una ricerca di Prosafe, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play] organizzazione no profit collegata alle autorità di vigilanza sul mercato dei Paesi Ue, che punta a migliorare la sicurezza per i consumatori.

Dallo studio, citato da Repubblica, emerge che uno dei contaminanti più presenti sono gli ftalati, prodotti chimici derivati del petrolio che vengono aggiunti alle materie plastiche per migliorarne la flessibilità e la modellabilità. Ma che sono, secondo il ministero della Salute, “sostanze tossiche per la riproduzione, soggette a restrizioni europee”. Possono infatti essere impiegate solo in quantità inferiori allo 0,1% e comunque in nessun articolo per i bambini, dal momento che questi possono masticare o succhiare oggetti e giocattoli anche non destinati all’uso alimentare. Gli ftalati, infatti, possono provocare danni allo sviluppo del sistema riproduttivo, al metabolismo e al sistema neurologico, soprattutto in bambini e donne in gravidanza.

Nonostante questo divieto Prosafe ha trovato tracce di ftalati oltre i limiti nel 18% dei giocattoli esaminati, tra cui bambole di plastica, giochi da bagno e gonfiabili e libri di plastica, ma anche in maschere e costumi di carnevale, abiti e articoli per la scuola.

Oltre agli ftalati Prosafe ha rinvenuto altre sostanze chimiche nocive nei giocattoli, come spiega Repubblica: 

Nel 3,9% dei casi i controlli hanno evidenziato infatti anche la presenza di paraffine clorurate a catena corta (Sccp), una sostanza inquinante che può provocare danni all’organismo. Mentre su 30 campioni analizzati il 10% è risultato positivo al bisfenolo A: un’altra sostanza vietata perché classifica come interferente endocrino e quindi in grado di alterare l’equilibrio ormonale e il metabolismo dell’organismo. Più in generale su 255 campioni analizzati il 19,6% è risultato contaminato da qualche sostanza vietata. Tra i prodotti più a rischio le bambole di plastica con 33 campioni contaminati su 121 totali (48%), e i giocattoli da bagno tra i quali sono stati scoperti 7 oggetti contaminati su 30 analizzati (27%). Seguono i giocattoli gonfiabili con il 12% dei campioni contaminati (10 su 70 analizzati).

Per proteggersi la prima regola è comprare giocattoli con il marchio CE, dell’Unione europea. Importante anche leggere le etichette che indicano dove il gioco è stato prodotto e le sostanze di cui è composto. Gli ftalati vengono indicati dalle sigle DINP DEHP DNOP DIDP BBP DBP.

Infine, attenzione agli acquisti online, se non si conosce bene il canale di vendita. In caso di dubbi si può consultare il sito del ministero della Salute dove sono riportati i giocattoli ritirati dal mercato perché poco sicuri e dove è possibile fare anche ricerche per specifico prodotto sulla base della categoria e dell’anno in cui è stato fabbricato, spiega Repubblica. 

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