TREVISO – A 13 anni è alta un metro e ottanta. Ma per una malattia: la sindrome di Marfan, una malattia genetica che colpisce le articolazioni delle ossa, le valvole cardiache e altri tessuti connettivi. Nel caso di Giorgia, spiega Federica Cappellato sul Gazzettino, la malattia aveva minato l’aorta della ragazza. Così per cercare di salvare la ragazza sono arrivati medici americani da Baltimora.
E’ infatti l‘Ospedale Johns Hopkins di Baltimora nel Maryland l’unica struttura sanitaria al mondo con grande esperienza specifica per questa patologia.
L’intervento diventa urgente quando le condizioni di Giorgia si aggravano.
Racconta Federica Cappellato:
“Un aiuto concreto arriva dai volontari dell‘associazione “Un cuore, un mondo Padova”, la onlus presieduta da Walter Cadorin che supporta le attività dei reparti di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica della Azienda ospedaliera di Treviso (…). Proprio grazie a “Un cuore, un mondo”, nel giro di 24 ore i genitori di Giorgia vengono a sapere che la Cardiochirurgia pediatrica di Padova collabora da alcuni anni con il centro di Baltimora. Da qui la possibilità (…) di organizzare l’intervento a Padova, invitando l’équipe di Baltimora. E così è stato: sono giunti in città dagli Usa i professori Duke Cameron e Luca Vricella.
L’operazione, estremamente complessa, è durata sei ore. Venerdì la visita di controllo ha confermano la totale guarigione di Giorgia, che ha potuto tornare nella sua casa nel trevigiano”.