Giovane, cuoco e cristiano: il profugo tipo del sindaco di Gallio (Vicenza)

GALLIO (VICENZA), 2 GIU – Appassionato di pentole e fornelli, giovane e amante dell'aria frizzantina di montagna. Ma soprattutto di comprovata fede cristiana. E' il profilo del profugo-tipo che il sindaco di Gallio Pino Rossi vorrebbe scegliere, 'pescandolo' tra la trentina di immigrati arrivati nei giorni scorsi nella piccola localita' dell'Altopiano dei Sette Comuni e attualmente ospiti nella struttura allestita a Foza. A Gallio, duemila abitanti, sara' trasferito nei prossimi giorni, in base alle stime della Prefettura, un solo profugo. Per evitare brutte sorprese, Rossi ha pensato di mettere le mani avanti e di recarsi di persona a Foza per parlare con il parroco e scegliere da se' l'immigrato da accogliere. Visto che il rifugiato stara' in un albergo della zona e probabilmente vi trovera' lavoro, per Rossi e' indispensabile che abbia familiarita' con mestoli e padelle e sia giovane. Ma non basta: poiche' in un piccolo centro di montagna come Gallio la messa della domenica e' un momento fondamentale di aggregazione e integrazione sociale, l'ideale sarebbe una persona di fede cristiana, meglio se disposta a dare una mano in parrocchia. A corrispondere per filo e per segno alle caratteristiche indicate, assicura Rossi – che ha sottoposto gli ospiti del centro di accoglienza di Foza ad un fuoco di fila di domande in inglese – vi sarebbe un ragazzo nigeriano. A chi bolla l'iniziativa come una sorta di 'mercato delle vacche', il sindaco replica stizzito che e' proprio l'assenza di pregiudizi ad averlo spinto a presentare delle richieste precise. ''Anzi – puntualizza – e' proprio per non trattare l'immigrato come uno schiavo, visto che finora e' stato identificato solo con un numero''. ''L'offerta vale solo per un cristiano – replica – perche' a Gallio e' meglio non avere musulmani. Non si potrebbero integrare. Lo faccio per lui – giura -.Come si sentirebbe additato da tutti?''. Le buone intenzioni del sindaco di Gallio non sembrano convincere per ora i colleghi dei comuni limitrofi. ''A noi spettano due immigrati – dice il sindaco di Roana, Valentino Frigo – arriveranno lunedi' e decidera' la Prefettura chi inviare, non siamo mica razzisti''. Si schiera invece a fianco di Rossi, ma solo a meta', don Valentino Miotto, parroco di Foza. ''Non condivido la sua volonta' di scegliere tra le persone piu' giovani – afferma – mi trovo pero' d'accordo nel dire che un rifugiato di fede cristiana avrebbe meno difficolta' di integrazione, soprattutto in una realta' montana in cui non ci sono figure di riferimento per la fede islamica''.

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