Giovanni Battista Ceniti in stato di fermo per l’omicidio di Silvio Fanella

Il luogo del delitto
Il luogo del delitto

ROMA – La direzione distrettuale antimafia della Procura di Roma ha disposto il fermo di Giovanni Battista Ceniti, 29 anni originario di Genova, accusato di omicidio volontario – aggravato dalla premeditazione – di Silvio Fanella, ucciso oggi, giovedì 3 luglio, in via Gandolfi, zona Camilluccia.

Appena le sue condizioni lo consentiranno Giovanni Battista Ceniti verrà sentito dal pm Paolo Ielo titolare dell’inchiesta sull’omicidio.

Ceniti è ricoverato al Policlinico Gemelli a causa delle ferite riportate nella sparatoria: Silvio Fanella infatti avrebbe risposto al fuoco dei killer e i colpi avrebbero raggiunto Ceniti abbandonato dai suoi complici perché le sue condizioni gli avrebbero complicato la fuga.

Giovanni Battista Ceniti sarebbe stato almeno fino a dicembre 2012 responsabile provinciale di CasaPound Italia in Verbanio-Cusio-Ossola (Vco).

E’ quanto emerge dai comunicati pubblicati nella sezione piemontese del sito di Cpi.

Nei testi, che raccontano iniziative come consegna di generi alimentari a famiglie colpite dalla crisi, affissione di striscioni contro la “casta” e cortei, Ceniti viene citato con il solo nome di battesimo di Giovanni.

Il presidente di CasaPound Gianluca Iannone ha dichiarato che un Giovanni Battista Ceniti è stato in effetti un responsabile locale dell’organizzazione di estrema destra in passato, espulso però “almeno 3 anni fa”, per “condotta non adatta al movimento”.

Su internet si trova indicato il passaggio di Giovanni Battista Ceniti – stavolta con il doppio nome – in due locali di Roma, il Circolo futurista di Casalbertone (legato a CasaPound) e L’Universale, per la presentazione di un progetto a favore dei serbi del Kosovo. Il comunicato che ne dà notizia è stato pubblicato in rete il 13 dicembre 2011 a nome dell’Associazione culturale Zenit.

Era il responsabile di CasaPound di Verbania Giovanni Battista Ceniti, il 29enne fermato per l’omicidio di Silvio Fanella, questa mattina a Roma, e ora ricoverato in ospedale per le ferite riportate nella sparatoria. Tre anni fa era stato espulso e la sezione di CasaPound che guidava era stata sciolta.

A Verbania si ricorda in particolare l’occupazione delle sede Equitalia, per protestare contro la cittadinanza ai figli degli immigrati, e i manichini impiccati seminati per la città contro l’usura. Azioni di cui Ceniti era stato promotore e protagonista. Da quando, tre anni fa, era stato espulso dal movimento, non si era però più visto. In provincia di Verbania, Ceniti, viene ricordato anche per essere stato capolista di Fiamma tricolore, nel 2007, alle elezioni comunali di Domodossola. Il giovane, che con la sua lista appoggiava con il candidato sindaco della Lega Nord, non fu però eletto

(foto LaPresse)

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