TORINO – I dossier di Scientology non sono illegali dal punto di vista del codice penale: e' quanto affermano la procura e il tribunale di Torino nel decreto con cui, nei giorni scorsi, e' stata archiviata un'indagine – aperta per violazione della legge sulla privacy – sul responsabile cittadino della chiesa.
Al centro della questione c'erano le ''schede personali'' che venivano redatte dopo i colloqui preliminari (i cosiddetti ''auditing'') con le persone che chiedevano di entrare a far parte dell'organizzazione religiosa: schede che, dopo essere state catalogate in appositi fascicoli, potevano essere consultate dai vertici.
Il pm Stefano Castellani, esaminando il materiale raccolto dalla polizia durante una perquisizione, ha concluso che ''non vi e' stata alcuna diffusione dei dati raccolti a soggetti terzi ne' si puo' ravvisare un trattamento illecito che abbia arrecato un effettivo nocumento ai titolari dei dati''.
Il gup Francesco Moroni si e' detto d'accordo e ha archiviato l'indagine. Il pm Castellani, comunque, ha trasmesso le carte al garante della privacy perche' approfondisca eventuali violazioni amministrative: alcuni fascicoli erano stati lasciati in locali in cui avevano libero accesso studenti o semplici di Scientology.
L'inchiesta era stata aperta dopo le dichiarazioni di un ex aderente alla confessione.