La virologa Gismondo al convegno dell'ultradestra tedesca. "Non sono negazionista ma ingenua. Io ingannata" La virologa Gismondo al convegno dell'ultradestra tedesca. "Non sono negazionista ma ingenua. Io ingannata"

La virologa Gismondo al convegno dell’ultradestra tedesca. “Non sono negazionista ma ingenua. Io ingannata”

Si definisce “ingenua” Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia del Sacco di Milano, per aver accettato l’invito al congresso negazionista dell’Afd, partito di ultradestra tedesco. Così la virologa si pente e si scusa e in una intervista a Repubblica afferma di essere stata ingannata. “Non avevo visto il simbolo”, dice.

Di più: “Se questo Billy Six mi rimanda una mail, io lo blocco”, ha detto Gismondo. Billy Six è il giornalista complottista al quale la virologa ha concesso una lunga intervista. Six l’aveva presentata come una delle più importanti scienziate italiane e le aveva fatto dire che i numeri della pandemia in Italia erano falsati, anzi che non era neppure certo che nei camion militari a Bergamo ci fossero le bare delle vittime.

“Quando ho ricevuto l’invito, sulla lista c’erano altri accademici e una persona del ministero della Salute tedesco”, si è difesa la virologa. “Non ho guardato il simbolo, pensavo fosse una società scientifica. Credevo a un’ospitalità istituzionale di un congresso scientifico”.  

In quell’occasione Billy Six le aveva domandato se ci fossero davvero i corpi dei morti nelle bare di Bergamo e Gismondo aveva risposto distrattamente di “non sapere”. Ma, oggi chiarisce, “volevo dire che era una domanda assurda. Io dò per scontato che ci fossero le bare e i cadaveri, ma è ovvio”.

Smentisce anche di aver detto che “la situazione in Italia è grave ma non drammatica”. Non si ravvede però sulle accuse di eccessivo allarmismo. “Le immagini di Bergamo – dice Gismondo – hanno creato in Italia anche molta depressione, suicidi. Bene informare, ma martellare è nocivo”.

Resta poco convinta anche della letalità del Covid-19: “L’89% dei deceduti ha almeno altre 3 o 4 patologie e il 10-12% non ne aveva. Non è per sminuire, è per tutelare le persone al rischio”, sottolinea. (Fonte: Repubblica).

 

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