ROMA – “Non parlare male della Cina”. Questa la frase all’indirizzo della giornalista del Foglio Giulia Pompili e detta a più riprese da Yang Han, portavoce dell’ambasciata cinese a Roma. Il tutto poco prima della conferenza stampa di venerdì dei presidenti Mattarella e Xi Jinping. A denunciare l’accaduto un editoriale del direttore del Foglio Claudio Cerasa.
I due, racconta Cerasa “si sono incontrati per caso. Un funzionario del Quirinale stava accompagnando la giornalista che si occupa di Asia per il nostro giornale alla sala, e le ha chiesto il suo nome. Lei ha risposto, e Yang l’ha guardata pronunciando due volte la frase incriminata”. “La nostra cronista – continua Cerasa – ha pensato fosse un commento non benevolo, ma nemmeno eccessivamente serio, e ha sorriso”.
Continua Cerasa: “Yang le ha ripetuto: ‘Non devi ridere. La devi smettere di parlare male della Cina’”. Il direttore del Foglio racconta poi la sorpresa della cronista quando, di fronte a una persona mai vista prima, Pompili ha cercato di presentarsi all’interlocutore: “Yang Han ha rifiutato di darle la mano e le ha detto in tono allusivo: ‘E comunque so benissimo chi sei'”. Pochi istanti dopo un secondo episodio: “Quando la giornalista del Foglio ha tirato fuori il suo telefonino dalla tasca, Yang le si è avvicinato di nuovo, molto vicino, a muso duro, intimandole di metterlo via”.
Solidarietà da parte del presidente del Cnog, Carlo Verna: “Comportamento intimidatorio verso una giornalista al Quirinale a margine di una visita ufficiale? Crediamo sia urgente un coinvolgimento del ministero degli Esteri e attendiamo direttamente dal presidente del Consiglio Conte, che lunedì aprirà gli stati generali dell’editoria, notizie dopo l’acquisizione da parte del Governo di spiegazioni convincenti, relativamente a quel che pubblica oggi Il Foglio e che appare per luogo e tempistica di una gravità senza precedenti”.
“Sul giornale diretto da Claudio Cerasa – prosegue Verna – la vicenda viene raccontata con dettagli facendo nomi e cognomi della collega destinataria di reiterati atteggiamenti poco amichevoli, Giulia Pompili, cui ho già espresso al telefono la solidarietà del Cnog, e del funzionario dell’ambasciata cinese tale Yang Han che nel virgolettato del Foglio avrebbe più di una volta detto alla giornalista “La devi smettere di parlar male della Cina”. Secondo quel che denuncia il quotidiano il funzionario cinese avrebbe anche intimato alla Pompili di non usare il telefonino, a un certo punto estratto dalla tasca. Chiunque stipuli accordi amichevoli e commerciali sappia che qui c’è una stampa libera, con un Ordine dei giornalisti e un sindacato che vigilano e che ne tutelano i diritti anche per difendere l’intera comunità-Paese” (Fonte Il Foglio).