Giulia Zandarin, anche il padre di Alberto Antonello al funerale della 18enne Giulia Zandarin, anche il padre di Alberto Antonello al funerale della 18enne

Giulia Zandarin, anche il padre di Alberto Antonello al funerale della 18enne

Giulia Zandarin, anche il padre di Alberto Antonello al funerale della 18enne
L’auto dove viaggiavano Giulia Zandarin e il fidanzato Alberto Antonello dopo lo schianto (foto ANSA)

TREVISO – E’ stato un abbraccio fra i due padri, quello di Giulia Zandarin, la 18enne morta nell’incidente stradale dello scorso 31 ottobre, a Musile di Piave (Venezia), e di Alberto Antonello, il fidanzato che conduceva l’automobile ed ora in ospedale, a chiudere il funerale con cui la ragazza è stata salutata per l’ultima volta nel duomo di Castelfranco. Alla funzione hanno partecipato centinaia di persone.

I genitori dei due giovani si trovavano nei primi banchi della chiesa assieme ad altri congiunti. Il rito è stato celebrato da don Franco De Marchi, parroco di San Floriano, frazione d’origine della ragazza. Il tono del funerale è stato estremamente sobrio, senza applausi all’uscita. In uno dei passaggi dell’omelia il sacerdote ha sottolineato che “l’amore è anche scusare, accettare, e accogliere l’altro per quello che è”, auspicando, in seguito, un decorso clinico favorevole per Alberto.

Le condizioni di Alberto Antonello, 19 anni, sembrano migliorare. Il ragazzo è stato trasferito nel pomeriggio di lunedì 4 novembre, dall’ospedale di Mestre a quello di Castelfranco Veneto. Lo rende noto l’Azienda Ulss 3 Serenissima, precisando che “si sono verificate le condizioni per il trasferimento, che ha consentito il riavvicinamento del paziente al domicilio”. Dopo tre giorni di coma farmacologico indotto per i traumi subiti nell’incidente, Antonello è stato risvegliato dai medici.

L’incidente

Proseguono le indagini degli inquirenti per cercare di ricostruire la dinamica di quanto successo venerdì scorso, nella notte di Halloween. Antonello e la sua fidanzata stavano tornando da una festa e si trovavano a bordo di una Mercedes che è uscita improvvisamente di strada lungo la Treviso Mare a Musile di Piave per cause che sono ancora in via di accertamento. Il 19enne al momento è indagato per omicidio stradale, il resto sarà chiarito da una perizia tecnica.

Nei prossimi giorni il pm Fabrizio Celenza conferirà l’incarico agli esperti di ricostruire cosa è accaduto, se è possibile ipotizzare che il giovane abbia accusato un colpo di sonno e a che velocità andasse la sua auto.

Dai primi accertamenti è emerso anche che il giovane aveva bevuto. Essendo neopatentato, il limite per lui è zero ma aveva un tasso alcolemico di 0,76 g/l. Gli esiti degli esami tossicologici arriveranno, invece, tra oggi e domani: il giovane la sera prima dell’incidente era stato trovato in possesso di una piccola quantità di droga. 

Fonte: AGI

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