Giuseppe Di Bello: "Sono convinto che mi abbia guidato Gioele" Giuseppe Di Bello: "Sono convinto che mi abbia guidato Gioele"

Giuseppe Di Bello: “Sono convinto che mi abbia guidato Gioele”

“Sono convinto che mi abbia guidato Gioele”. Lo dice Giuseppe Di Bello, l’ex brigadiere dei carabinieri, di Capo d’Orlando, che mercoledì ha trovato i resti del corpicino.

Giuseppe Di Bello ha trovato infatti resti di un corpo straziato compatibili con quelli di un bimbo di 4 anni, un bimbo come Gioele. Sedici giorni di ricerche da parte di droni, cani e corpi speciali. Alla fine è stato proprio l’ex militare, armato di falcetto, a fare la scoperta tra la fitta vegetazione di una collina di Caronia, a 200 metri dall’autostrada Messina-Palermo.

Mercoledì aveva detto poche ore dopo il ritrovamento: “L’ho trovato dove altri non hanno cercato”. Oggi afferma: “Mi sono immedesimato in un bambino di 4 anni, che è lì, la mamma non dà segni di vita e appena arriva il buio non va verso l’alto, ma insegue la luce, quella del tramonto, della luna, o le luci che si intravedono a Caronia”.

Racconta di avere percepito un “odore non gradevole. Andavo avanti e indietro, ma lo sentivo solo lì. Ho alzato i rami è ho visto che c’era parte di un corpo”.

I cani molecolari? “E’ difficile per loro entrare e operare tra questi arbusti così fitti”. Ieri mattina Giuseppe Di Bello si era alzato molto presto: “Penso che Gioele abbia accompagnato i miei passi. Sono padre e nonno capisco cosa sta provando la famiglia. Da quindici giorni avevo un magone, volevo andare… la sera prima è stata mia moglie alla fine a dirmi: ‘perché non vai, tu sei bravo, conosci i boschi… puoi dare un contributo…’. E così sono andato”. (Fonte Agi).

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