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Giuseppe Spinelli si è ucciso? Il racconto dell’amante: la cocaina, le urla, poi…

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Si è ucciso Giuseppe Spinelli, trovato morto in un b&b a San Colombano al Lambro? (foto Ansa)

MILANO – La donna ha confermato ai carabinieri di San Donato la sua versione ripetendo che Giuseppe Spinelli si è ucciso con una coltellata al collo in preda a un raptus. Al momento non ci sono elementi per fermare la donna di 42 anni che nella notte tra giovedì e venerdì era nella stessa stanza del suo amante 34enne, con cui dormiva in un bed and breakfast a San Colombano al Lambro (Milano).

I militari l’hanno ascoltata tutto il giorno come persona informata sui fatti e non hanno raccolto elementi a sufficienza per poter procedere a un fermo o per trattenerla. Le sue urla nel cuore della notte avevano svegliato i proprietari del b&b ma all’arrivo dell’ambulanza e dei carabinieri non c’era già più nulla da fare per Spinelli. La stanza era a soqquadro e con suppellettili distrutti, segno di una lite violenta o di un raptus. L’ipotesi, che dovrà essere confermata dai test tossicologici, è che entrambi abbiano assunto cocaina.

Ore passate fra alcool e forse droga, come ipotizzano gli inquirenti, per una serata lontana da casa. La camera di un bed&breakfast distrutta e poi la morte. Sarebbe questo lo scenario dell’ultimo lasso di vita di Giuseppe Spinelli, nella ricostruzione dei carabinieri del comando di San Donato Milanese guidati dalla Procura di Lodi.

Erano più o meno le 4 mezza quando una voce di donna ha chiamato concitata il 112. Le risponde la centrale di Pavia del 118. Viene localizzata sulla collina del comune, ricco di chiese e di storia, con poco più di 7.000 abitanti. Dice di trovarsi in un bed&breakfast in località Belfuggito nel quale è arrivata il 5 dicembre scorso, per riunioni di lavoro che si svolgono nel piacentino. Poi racconta approssimativamente quanto è accaduto. In pochi minuti il soccorso sanitario arriva sul posto. Subito dopo anche i militari. Ma è troppo tardi.

Ai carabinieri la donna ha spiegato che l’uomo si sarebbe ferito da solo, molto probabilmente con dei cocci di vetro, in un raptus per poi correre semi-svestito all’esterno della camera, dove la temperatura era sottozero e morire lì, davanti ai suoi occhi. Subito dopo la donna è stata portata in ospedale a Lodi perché lo stato di agitazione era incontenibile. E sono iniziati rilievi e indagini approfonditi. E’ stato rilevato che il corpo l’uomo presenta non solo una ferita al collo, ma diverse sempre nella stessa zona.

La Procura ha incaricato una professionista che come anatomopatologa ha contribuito in passato, in Lombardia, a risolvere diversi efferati e complessi delitti. E’ la dottoressa Yao Chen, del Dipartimento di Medicina legale di Pavia. E’ lei a fare una prima analisi sul cadavere, tra le 8 e le 10 di mattina. Intanto, per il procuratore Domenico Chiaro con la sostituta Emma Vittorio tuttora ogni ipotesi sui fatti rimane aperta. Domani certamente sarà una nuova giornata impegnativa per gli inquirenti che intendono sentire approfonditamente la donna che ha soggiornato con Giuseppe Spinelli nella struttura alberghiera. Il suo racconto, infatti, sarà fondamentale per cercare di coprire i buchi che ancora permangono nella ricostruzione dei fatti e per cercare di capire se si sia trattato proprio di un atto di autolesionismo o di qualcos’altro. Al momento non risulta indagata.

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