ALBA (CUNEO) – Hanno sequestrato un sinti e l’hanno chiuso in una teca con dei serpenti, per fortuna non velenosi (ma lui certo non lo poteva sapere) con l’obiettivo di fargli confessare il furto e farsi ridare i ventimila euro rubati. Con questa accusa sono stati arrestati tre circensi di Alba, in provincia di Cuneo.
Due sinti albanesi alcuni giorni fa, sapendo che i circensi non c’erano, sono entrati nel camper di Katiuscia Medini, del Circo Medini, e hanno portato via 20mila euro che la famiglia di artisti aveva messo da parte per comprare un nuovo tendone, spiega Roberto Fiori su La Stampa.
Quando i circensi hanno scoperto il furto lo hanno denunciato ai carabinieri. Ma anziché aspettare che, come si dice in questi casi, la giustizia facesse il suo corso, gli artisti hanno deciso di farsi giustizia da soli e l’altra notte si sono presentati nel campo albanese.
Qui hanno prelevato due sinti: uno lo hanno picchiato, l’altro lo hanno portato a Carmagnola, dove il circo fa tappa in questi giorni, e l’hanno rinchiuso per un’ora nella grande teca dei serpenti, nessuno dei quali velenoso. Poi lo hanno lasciato libero nelle campagne intorno a Leinì, riferisce Fiori su La Stampa.
Il gesto intimidatorio è stato però scoperto dai carabinieri di Alba, che hanno denunciato i tre circensi per sequestro di persona e lesioni personali aggravate.
Racconta Fiori su La Stampa:
“Una ritorsione così raccapricciante, da sembrare un film. È quella subita da uno dei sinti albesi ritenuti responsabili del furto ai danni del Circo Medini, avvenuto domenica a Carmagnola. Si è trovato rinchiuso per un’ora nella teca dei serpenti, con l’obiettivo di farlo parlare e convincerlo a restituire il denaro.
Chi ha pianificato il «colpo», questa volta ha scelto il posto sbagliato. Anche perché il bottino trafugato intrufolandosi nel camper di Katiuscia Medini è stato ingente: 20 mila euro (…). Ma dopo la denuncia ai carabinieri e l’individuazione dei responsabili, i circensi hanno scelto la via del «fai da te» per farsi giustizia e l’altra notte si sono presentati in tre al campo albese.
Con l’obiettivo di recuperare il denaro, hanno prelevato due sinti: il primo se l’è cavata con qualche ammaccatura, ma il secondo è sprofondato in uno dei peggiori incubi. Pare che sia stato portato a Carmagnola, dove il circo fa tappa in questi giorni, e sia stato rinchiuso per circa un’ora nella grande teca dei serpenti, nessuno dei quali per fortuna sembra sia velenoso. Poi lo avrebbero lasciato libero e spaventato, nelle campagne intorno a Leinì”.