Giusy Pepi ritrovata: "Ha dormito per un mese nei vagoni dei treni fermi" Giusy Pepi ritrovata: "Ha dormito per un mese nei vagoni dei treni fermi"

Giusy Pepi ritrovata: “Ha dormito per un mese nei vagoni dei treni fermi”

Giusy Pepi ritrovata: "Ha dormito per un mese nei vagoni dei treni fermi"
Giusy Pepi ritrovata: “Ha dormito per un mese nei vagoni dei treni fermi”

RAGUSA – Per oltre un mese ha dormito sui vagoni dei treni fermi sui binari. Così Giusy Pepi, la mamma di 5 figli scomparsa da Vittoria (Ragusa) e poi ritrovata a Palermo, ha vissuto in queste settimane lontana da casa. 

A raccontarlo è Antonino Ciavola, il capo della squadra mobile di Ragusa che due giorni fa l’ha rintracciata a Palermo. La donna era stata avvistata da una telespettatrice della trasmissione Chi l’ha visto?, seduta su una panchina di una piazza solitamente frequentata dai senzatetto. Con loro Giusy ha condiviso una vita di stenti e andava a mangiare alla Caritas. Segno, secondo Ciavola, che stesse scappando “da una situazione probabilmente divenuta insostenibile. Ci ha riferito di vivere in una situazione di restrizioni da diversi anni”. 

Giunta in questura a Ragusa, la donna ha potuto riabbracciare i suoi 5 figli, 4 minorenni e uno appena maggiorenne. Poi il pm di Ragusa Giulia Bisello l’ha interrogata per oltre quattro ore, cercando di appurare le ragioni del suo allontanamento da casa.

Ad attenderla fuori c’era il marito. Davide Avola, che ha presentato una denuncia contro di lei accusandola di abbandono di minori. “Ha commesso un reato – precisa il capo della mobile, Ciaola  – ma in questo caso sussistono delle giustificazioni, perché versava in condizione di pericolo. Quindi il suo comportamento antigiuridico può essere giustificato”.

Il rapporto poco felice tra i due coniugi era stato al centro di diversi servizi di Chi l’ha visto?. Alcuni testimoni avevano raccontato di problemi di lunga data nella coppia, della gelosia di lui e della sudditanza di lei rispetto al marito. Una situazione forse divenuta insostenibile per Giusy, al punto da preferire una vita di stenti.

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