Gli trapiantano il fegato sbagliato: morto allo Spallanzani di Roma

Gli trapiantano il fegato sbagliato: morto allo Spallanzani di Roma
Gli trapiantano il fegato sbagliato: morto allo Spallanzani di Roma

ROMA – Quel fegato che avrebbe dovuto salvargli la vita lo ha atteso per anni. Poi, quando è arrivato, ha causato la sua morte: era un fegato sbagliato, non compatibile col suo gruppo sanguigno. I medici si sono accorti dell’errore troppo tardi. A quel punto, prima di poter avere un nuovo fegato sono passate due settimane. MaVincenzo P., 57 anni, imprenditore ammalato di una grave forma di epatite, non ha retto: è morto mercoledì 20 maggio nel reparto Chirurgia e Trapianti d’organo dello Spallanzani di Roma.

Una storia sconcertante quella raccontata da Fabrizio Peronaci per il Corriere della Sera. All’uomo, infatti, è stato impiantato un fegato di gruppo Ab positivo mentre il suo gruppo sanguigno, indicato con apposita medaglietta, era Ab negativo. Quando i medici se ne sono accorti lo hanno immediatamente rimesso in lista per riparare all’errore. Inquietante la ricostruzione di Peronaci:

Da una prima ricostruzione, emerge un aspetto che sarà al centro delle indagini: in occasione del primo trapianto, attorno a fine marzo, ci si sarebbe accorti del gruppo sanguigno non compatibile (Ab positivo) all’ultimo momento, quando al paziente era già stato asportato il suo organo. Non potendo fare altrimenti, quindi, l’equipe chirurgica avrebbe proceduto all’innesto del fegato «sbagliato». Salvo poi tentare di correre ai ripari con il secondo intervento, effettuato nello stesso reparto qualche settimana fa, quando il fisico del cinquantenne, però, era troppo debilitato. È uno scenario choccante, sul quale, già nelle prossime ore, gli inquirenti potrebbero acquisire elementi importanti di valutazione.

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