TORINO – E’ stato secretato il lungo interrogatorio di Roberto Obert, in carcere per l’omicidio di Gloria Rosboch. Con lui sono detenuti Gabriele Defilippi e la madre di questi Caterina Abbattista. L’interrogatorio davanti al procuratore capo Giuseppe Ferrando è durato cinque ore. “Il mio assistito ha risposto a tutte le domande. Era tranquillo” si è limitato a commentare l’avvocato difensore Celere Spaziante.
Tra i misteri dell’inchiesta l’arma del delitto e i 187 mila euro che la professoressa di Castellamonte, Gloria Rosboch, aveva dato a Gabriele Defilippi. Di entrambi, pistola e denaro, si sono perse le tracce. Intanto nei giorni scorsi le colleghe di Gloria hanno deciso che in sua memoria sarà intitolata la sala docenti della scuola media Cresto dove lei era in servizio.
Gabriele Defilippi, accusato insieme al suo amante Roberto Olber di aver ucciso la professoressa Gloria Rosboch, è stato recentemente smentito dal fratellino di 13 anni. Il giovane secondo quanto riporta il Corriere della Sera avrebbe chiesto al fratello maggiore se “l’insegnante innamorata” fosse morta. E Defilippi gli avrebbe detto: “Sì, è stata una mia idea”.
Versione, questa, in palese contraddizione da quanto detto sempre da Defilippi alla fidanzata Sofia Sabouh. Al fratello, infatti, Gabriele dice: “Io c’entro e l’ho fatto con Roberto Obert, ma l’idea era mia”. A Sofia, invece Defilippi aveva detto che Gloria Rosboch doveva sparire ma che il piano era stato ideato da Roberto Obert. Defilippi, insomma, si continua a dimostrare contraddittorio e inaffidabile.
TgCom, sempre a proposito delle conversazioni di Gabriele con il fratello aggiunge:
Il 13enne avrebbe fatto luce anche sui rapporti e i traffici tra il fratello e Obert, descritto come “truffatore e un usuraio”. L’uomo infatti “prestava i soldi a chi non poteva giocare al casinò e poi li riprendeva” e insieme a Gabriele sarebbe stato autore di altre truffe, tra le quali una a una donna a cui i due avrebbero sottratto 300mila euro. Il racconto fatto agli inquirenti dal 13enne getta inoltre nuova luce sulle attività illecite di Defilippi: “Gabriele aveva due pistole – raccontato il ragazzino – e parlava spesso di armi al telefono con i mafiosi”.