ROMA – La Protezione Civile avvisò del pericolo in Sardegna, Andrea Orlando, il ministro dell’Ambiente, a Montecitorio ricorda che “domenica 17 novembre il dipartimento preposto ha emesso un avviso di avverse condizioni metereologiche, in cui per le successive 24-30 ore si prevedevano precipitazioni diffuse”. Le previsioni del maltempo, spiega Orlando “erano ritenute dagli esperti di massimo rischio e tra i possibili effetti c’è la perdita di vite umane”.
“L’allerta fu data per tempo” conferma quindi Orlando spegnendo sul nascere ogni polemica sull’intervento e la prevenzione della Protezione Civile. Si poteva fare di più? “Nessuno ci ha avvisato – accusano gli sfollati di Olbia – non si era mai vista tanta acqua a Olbia, ma se questa è una zona a rischio perché nessuno ci ha avvisato?”
“L’eccezionalità del fenomeno – risponde oggi il ministro in aula – è confermata dal fatto che in 12 ore sono state registrate, per la prima volta nell’area, precipitazioni per 450 millimetri. Dalla serie storica dei valori medi annui, si evince che le precipitazioni si attestano intorno ai 1000 millimetri l’anno”. Orlando poi ha confermato i numeri, tragici del maltempo in Sardegna: 18 morti e 2.700 sfollati.
L’evento che ha messo in ginocchio l’isola è stato del tutto eccezionale ha confermato anche il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli: “In sole 24 ore è sceso un quantitativo di pioggia pari a sei mesi con punte di 450 millimetri nella zona di Orgosolo nelle ultime 12 ore. Con queste quantità non ci sono territorio al riparo”. In Sardegna si è verificato “un evento eccezionale”, ma “il sistema di allertamento nazionale ha fatto il suo dovere”.
“Chi ha lanciato false accuse – ha scandito Gabrielli – ne risponderà. Se qualche signore va farneticando per avere un click in più, per avere pubblicità in più, poi se ne assumerà le responsabilità”. Infine il capo della Protezione Civile ha chiesto di non fare “gratuita polemica e il professore per un giorno“.
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