Gragnano, scandalo scuolabus: assolta l’ex sindaco Annarita Patriarca e gli altri imputati

Gragnano, scandalo scuolabus: assolta l'ex sindaco Annarita Patriarca e gli altri imputati
Gragnano, scandalo scuolabus: assolta l’ex sindaco Annarita Patriarca e gli altri imputati

GRAGNANO –  Tutti assolti perché “il fatto non sussiste” a Gragnano (Napoli). Il Tribunale di Torre Annunziata ha prosciolto da ogni accusa l’ex sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca, imputata per corruzione, tentata concussione, abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Con lei sono stati assolti anche altri cinque imputati: l’imprenditore Lorenzo Angelino, i dipendenti comunali Vincenzo Inserra, Angelo Delle Donne, l’ex dirigente Eugenio Piscino e l’ex assessore Liborio Di Nola.

Il processo di primo grado era riferito al presunto scandalo scuolabus, con l’amministrazione comunale accusata di aver estromesso la Schoolbus Service di Giuseppe Massarini dal servizio per favorire Angelino. Le accuse, però, non sono state ritenute tali dal collegio della prima sezione penale del tribunale di Torre Annunziata (presidente Francesco Todisco), che ha assolto tutti gli imputati.

Per tutti l’assoluzione è arrivata con la formula “perché il fatto non sussiste”. Annarita Patriarca è moglie dell’ex sindaco di San Cipriano d’Aversa (Caserta), Enrico Marinelli, in passato arrestato e condannato per collegamenti con il clan dei Casalesi. L’ex prima cittadina di Gragnano, difesa da Mario Griffo, fu destinataria nel maggio del 2012 di un divieto di dimora emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata nell’ambito di un’ indagine che ruotava attorno all’appalto del servizio di accompagnamento dei bambini alle scuole disposto dal Comune di Gragnano per il triennio 2009-2012.

La vicenda è partita dalla denuncia dell’amministratore dell’impresa di trasporto scolastico, ”School Bus Service srl”, che aveva ottenuto un appalto da oltre un milione di euro che si era visto poi revocare perché – secondo la Procura – si era rifiutato di assumere alle sue dipendenze persone segnalate dall’ex sindaco e dal consigliere comunale. Si trattava di soggetti ”vicini” o parenti di amministratori ed esponenti politici della maggioranza che governava a Gragnano sotto la guida di Annarita Patriarca.

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