Grasso: “La mafia in Lombardia esiste, lo dimostrano i 1512 beni confiscati”

Piero Grasso

Per il  procuratore nazionale Pietro Grasso la mafia esiste anche in Lombardia e lo testimoniano i sequestri dei beni ai clan. ”In Lombardia – ha detto Grasso intervenendo a un convegno, sull’organizzazione degli uffici di Procura, al Salone della Giustizia in corso a Rimini – dove alcuni sostengono che non c’è la mafia, sono ben 1.512 i beni confiscati ai clan. E anche il Lazio non scherza, basta tener presente che i beni confiscati in questa regione sono 2.596, più della Campania dove le confische sono 1.969”.

Grasso ha quindi ricordato la banca dati realizzata dalla Procura nazionale antimafia, in collaborazione anche con il Ministero della Giustizia nella quale sono inseriti più di un milione e 200mila atti processuali che riguardano le cosche, 63.705 procedimenti nei confronti dei clan e oltre 1.287.000 nominativi di indagati e condannati per mafia.

Oltre a Grasso al convegno ha svolto una relazione anche il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli che ha illustrato il programma applicativo ‘Calendar’ utilizzato negli uffici della Procura per ”gestire in modo rapido ed efficiente l’assegnazione dei servizi ai magistrati in modo da spartirli equamente, in termini di carichi di lavoro, contribuendo cosi’ a creare un clima sereno tra i colleghi e alleggerendo anche il lavoro del personale amministrativo, già ridotto all’osso”.

Caselli ha poi ricordato che ‘Calendar’ era stato pensato e in parte già realizzato dal suo predecessore, Marcello Maddalena, (il magistrato prematuramente scomparso lo scorso anno). A Torino, inoltre, Caselli ha fatto presente che venne usato il criterio della ”personalizzazione delle indagini, in modo tale che sia lo stesso Pm che ha condotto le indagini ad andare in aula e questo è possibile creando una sintonia tra Procura, ufficio del Gip e Tribunale”. Caselli è stato invitato al convegno in quanto l’esperienza di Torino è considerata, dal ministero, un ottimo esempio di organizzazione dell’ufficio di Procura.

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