Grazia Simiele e Antonio Rapuano: due suicidi in poche ore. Pasquetta tragica nel Sannio

Grazia Simiele e Antonio Rapuano: due suicidi in poche ore, ma non correlati
Grazia Simiele e Antonio Rapuano: due suicidi in poche ore, ma non correlati

BENEVENTO – Una mamma di 46 anni si è impiccata a Benevento. Poco distante da lì, a Foglianise, un ex carabiniere si è sparato. Due suicidi nell’arco di poche ore e a pochi km l’uno dall’altro, ma non correlati tra loro. E’ stato un lunedì di Pasquetta drammatico, quello appena trascorso, nel Sannio.

La prima tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio: Grazia Simiele, 46 anni, madre di due figli e dipendente di un negozio di alimentari, è stata ritrovata senza vita in un vecchio rudere chiamato Quisisana, in località Monte delle Guardie, a Benevento. La cercavano dalla mattina, poi alcuni familiari hanno notato l’auto della donna, una Opel Corsa, parcheggiata davanti al rudere. All’interno c’era Grazia, impiccata ad una trave con una fune. Sul posto sono intervenuti la Polizia scientifica e il medico legale. Secondo le prime ricostruzioni, sembrerebbe che la donna fosse depressa da tempo e aveva avviato le pratiche per il divorzio.

Poche ore dopo è stata la volta di Antonio Rapuano, 62 anni di Cacciano. L’ex carabiniere è stato trovato senza vita nel suo vigneto a Foglianise, un piccolo appezzamento al quale si era dedicato dopo aver lasciato l’Arma. Rapuano, sposato e padre di tre figli, si è allontanato da casa a bordo della sua Fiat Punto, senza destare sospetti. I familiari lo immaginavano proprio lì dove è stato trovato, ma per ben altre ragioni. Qualche ora dopo, non vedendolo rincasare, sono scattate le ricerche.

 

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