Graziano Mesina scarcerato a Nuoro per mancato deposito delle motivazioni della sentenza

Graziano Mesina scarcerato a Nuoro: giudici non depositano la sentenza
Graziano Mesina scarcerato a Nuoro per mancato deposito delle motivazioni della sentenza (Foto Ansa)

NUORO – Graziano Mesina è stato scarcerato a Nuoro il 7 giugno per decorrenza dei termini, dato che le motivazioni della sentenza di appello non sono state depositate. L’ex primula rossa del banditismo sardo era in carcere per le accuse di traffico internazionale di droga da 6 anni, perché ritenuto a capo dell’organizzazione, ed era stato condannato nel processo d’Appello a Cagliari a 30 anni di reclusione. Dopo la scarcerazione ha commentato: “Finalmente respiro l’aria del mio paese. Sono felicissimo, non me lo aspettavo”.

Dopo l’arresto nel 2016, a Mesina era stata revocata la grazia. Poi nel processo che si è tenuto nel tribunale di Cagliari nel 2018 i giudici in Appello gli avevano comminato una condanna a 30 anni di reclusione, ma le motivazioni della sentenza non sono state depositate e così è decaduta la misura cautelare.

L’uomo è così uscito il 7 giugno dal carcere di Badu ‘e Carros accompagnato dalle sue legali, Maria Luisa Venier e Beatrice Goddi, ed è ora atteso nella stazione dei carabinieri di Orgosolo. A 77 anni, Mesina torna dunque un uomo libero. Una gioia che aveva già assaporato con la grazia concessa nel 2004 dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con la quale fu dato un colpo di spugna a tutta la sua lunga carriera criminale.

Nato a Orgosolo nel 1942, Mesina è stato uno dei principali esponenti del banditismo sardo nel Novecento, coinvolto in numerosi crimini che gli erano costati l’ergastolo e protagonista anche di innumerevoli evasioni. Al processo d’appello a Cagliari aveva rilasciato alcune dichiarazioni nelle quali si era dichiarato innocente. Davanti alla Corte l’ex bandito aveva dichiarato: “Quando ho commesso reati me ne sono sempre fatto carico e non sono mai stato capo neppure negli anni Sessanta. Ma dopo la grazia non ho mai fatto nulla di ciò di cui vengo accusato”.

Il legale Venier ha dichiarato all’Ansa: “Dal giorno del suo arresto nel giugno del 2013 ad oggi sono sei anni esatti e Graziano Mesina è ancora in attesa di giudizio. Deve uscire dal carcere per decorrenza dei termini della custodia cautelare. La legge dice che un cittadino in Italia non può essere detenuto più di sei anni in condizione di misura cautelare. Mesina è ancora in attesa di giudizio: la sentenza della Corte d’appello di Cagliari con le motivazioni non è stata ancora depositata. Per cui la Corte d’appello ha disposto la scarcerazione. Ora resta libero fino alla sentenza definitiva della Cassazione”.

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