NANTO (VICENZA) – Graziano Stacchio, “l’eroe” di Nanto (Vicenza) che ha sparato ai rapinatori. Martedì 3 febbraio, verso sera, ha sentito che nella gioielleria vicino al suo distributore di benzina c’era una rapina. Lui, che da una vita fa il benzinaio ma ha l’hobby della caccia, ha preso il suo fucile ed è intervenuto. Prima ha gridato che stavano arrivando i carabinieri, sperando di far fuggire i ladri. Ma loro, armati di mazze e kalashnikov, non si sono fermati. Così ha sparato. Voleva difendere soprattutto Genny, la commessa che “potrebbe essere mia figlia”. Ha colpito alle gambe uno dei cinque, un altro in modo più grave, uccidendolo.
Adesso Graziano Stacchio, 65 anni, una moglie e due figli, è indagato per eccesso di legittima difesa. Ma per il paese è un eroe. Il proprietario della gioielleria, Robertino Zancan, per proteggerlo ha pensato persino di attribuirsi le colpe dicendo agli inquirenti di aver premuto lui il grilletto del fucile, spiega Andrea Pasqualetto sul Corriere della Sera. E ora gli ha messo a disposizione una squadra di avvocati per difenderlo.
Joe Formaggio, sindaco di Albettone, famoso per dormire con il fucile accanto al letto, ha annunciato di voler far stampare delle t-shirt con la scritta ‘Io sto con Stacchio'”. In paese c’è chi vorrebbe dargli una medaglia. Come qualche anno fa, quando Stacchio era stato premiato dal ministero dell’Interno con la medaglia al valor civile per aver salvato la vita ad una donna finita con l’auto nel canale di fronte al suo distributore.
Ma per Graziano è diverso: “Un uomo che uccide un altro uomo non può essere considerato un eroe… non volevo uccidere”, ha detto al Corriere della Sera. “Quella volta ho salvata una vita, questa volta l’ho tolta. Se rifarei tutto? Ho tanti dubbi…”.
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