Grecia, Spagna, Croazia e Malta: ordinanza anti covid Grecia, Spagna, Croazia e Malta: ordinanza anti covid

Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Se torni da lì nel Lazio, Emilia Romagna, Veneto: cosa fare

Da oggi 14 agosto è in vigore l’ordinanza emanata dal Ministro della salute che impone tamponi obbligatori.

Chi entra in Italia da Grecia, Spagna, Croazia Malta e che è stato lì nell’arco dei 14 giorni antecedenti deve fare il test tampone per accertare o meno il contagio da Sars-Cov-2. Non solo per un soggiorno ma anche per un semplice transito.

Ma bisogna aggiornare provvedimento ai criteri scelti dalle singole Regioni, con informazioni, protocolli e tempi diversi a seconda della destinazione di arrivo.

Lazio,  devi chiamare il numero verde 800.118.800

Nel Lazio “da oggi sono attivi tutti i drive-in per eseguire i test su chi rientra dalla Grecia, Spagna, Croazia e Malta.

Chi rientra nel Lazio deve fare due cose: comunicarlo al numero verde 800.118.800 o attraverso la app ‘Lazio Doctor Covid’ e recarsi al drive-in con tessera sanitaria e documento di viaggio.

Se va con ricetta del medico velocizza le operazioni di tracciamento. I drive-in sono aperti tutti i giorni dalle 9 alle 18 ad eccezione della domenica (Il drive del San Giovanni è aperto anche la domenica).

Per ogni informazione contratta il numero verde 800.118.800 o segnala il tuo rientro attraverso l’app ‘lazio doctor covid'”. Lo comunica l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione.

Emilia Romagna: no quarantena in attesa dei risultati del test

Per chi rientra in Emilia-Romagna da Croazia, Grecia, Malta e Spagna non ci sarà quarantena nel tempo di attesa per il tampone e nemmeno per l’attesa dell’esito.

Confermato l’obbligo di informare le autorità sanitarie dell’arrivo da quei Paesi per essere sottoposti al test.

Lo chiarisce Raffaele Donini, assessore regionale alla Salute, a proposito dell’ordinanza del ministro della Salute emanata ieri che regolamenta l’ingresso in Italia da parte di chi ha soggiornato in Paesi nei quali sta salendo l’indice dei contagi da Covid-19.

Veneto: tamponi per chi lavora nelle case di riposo

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, firma una nuova ordinanza valida fino al 6 settembre per “mettere in sicurezza il territorio”.

E che, rispetto al Dpcm del Governo, “implica comportamenti a cui obbligatoriamente deve sottostare – puntualizza – chi viene da alcuni Paesi considerati ‘a rischio o che fa parte di specifiche categorie'”.

Tra i soggetti individuati, ai quali viene richiesto il test Covid, vi sono i lavoratori nelle case di riposo e delle strutture per i non autosufficienti.

Costoro al rientro in Veneto dall’estero dovranno chiamare il proprio medico di base o le strutture sanitarie e dovranno sottoporsi obbligatoriamente al tampone, che sarà gratuito.

Chi si sottrarrà andrà incontro ad una sanzione di mille euro. Obbligo eguale per gli operatori sanitari di ospedali e ospice.

Per le badanti o quanti svolgono assistenza domiciliare ad anziani e disabili. Tra le altre categorie coinvolte direttamente nell’ordinanza rientrano pure i lavoratori stagionali del settore agricolo e chi compie una trasferta di lavoro all’estero. (fonte Ansa)

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