Concordia, il web s’interroga: Schettino uno di noi, De Falco eroe?

ROMA – Francesco Schettino uno di noi. O no? A pochi giorni dall’affondamento della Costa Concordia la rete, Twitter e Facebook in primis, si interroga e polemizza su questo “tipo italiano”. Ovvero, quanto c’è in Schettino, il comandante codardo, del tipo italiano? Quanti Schettino ci sono tra noi, che davanti alla smargiassata finita male preferiscono darsela a gambe? Forse non sono pochi, ma sono altrettanti di De Falco, ovvero i tipi che solidarizzano con il comandante della capitaneria di porto che a mezzanotte passata strilla al telefono: “Schettino che fa? Torna a casa? Le faccio passare i guai”.

Claudio Velardi su Twitter s’arrabbia: “Si può dire? Mi fa schifo la crocifissione mediatica di #Schettino. E’ un nostro simile, la sua umanità infingarda è la nostra”. Va detto che le reazioni al post non sono state tenere. Sandro Ruotolo, inviato di Michele Santoro, si chiede: “Chissà quanti De Falco ci sono in questo Paese e quanti #schettino occupano il nostro Paese”. Gianluigi Paragone, ex direttore della Padania: “De Falco vero comandante, Schettino vero ganassa!”.

Su Facebook è anche nato un gruppo: “A sostegno di Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia”. Ha raccolto 2.566 “mi piace”, non proprio bazzecole. Come prevedibile ha raccolto anche un bel po’ di critiche, ma i gestori ribattono puntuti: “Forse l’italiano non è chiaro: SOSTENIAMO L’UOMO E NON L’OPERATO, come avrebbe fatto chiunque di voi si fosse trovato nella nostra situazione”. Appunto, Schettino: uno di noi.

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